David White rivela le preoccupazioni della Commissione per i finanziamenti destinati all'innovazione
Gli alti funzionari della Commissione temevano seriamente che il Consiglio europeo avesse trascurato i finanziamenti destinati all'innovazione nell'ambito delle discussioni sulle prospettive finanziarie dell'UE, ha rivelato David White, direttore dell'unità "Politica dell'innovazione" della DG Imprese e industria. "Eravamo estremamente preoccupati dall'eventualità che il Consiglio avesse concentrato tutta l'attenzione sulla ricerca e sullo sviluppo a scapito dell'innovazione", ha dichiarato White durante una conferenza stampa tenutasi il 15 marzo. "Non disponiamo ancora del bilancio finale del CIP (Programma quadro per la competitività e l'innovazione) e i dettagli non sono ancora chiari, ma ora siamo più fiduciosi del fatto che i finanziamenti per l'innovazione saranno sufficienti". Secondo il compromesso sul bilancio raggiunto dai leader europei durante il Consiglio del dicembre 2005, entro il 2013 i finanziamenti comunitari destinati alla ricerca aumenteranno del 75 per cento rispetto al 2006. Tuttavia la Commissione temeva una riduzione del 20 per cento della spesa per l'innovazione sullo stesso periodo, che l'avrebbe costretta a ridimensionare i progetti previsti per il CIP e avrebbe minacciato l'avvio di molte iniziative. "Ricerca e innovazione sono diverse", ha precisato White, "e lo svolgimento di più attività di ricerca non implica necessariamente una maggiore innovazione. Pur svolgendo un ruolo molto importante nel processo di innovazione, la ricerca da sola non basta". Ciononostante egli riconosce che, al contrario di quanto avviene nell'ambito della ricerca, il semplice stanziamento di finanziamenti più ingenti non contribuirà necessariamente a conseguire più risultati. Tuttavia è importante ricordare che negli ultimi anni la Commissione ha compiuto rilevanti progressi per quanto riguarda l'efficace promozione dell'innovazione ed è consapevole del fatto che un aumento dei finanziamenti sarebbe ora sfruttato appieno. White ha citato come esempio il progetto PAXIS (azione pilota a favore dell'eccellenza nelle giovani aziende attive nel campo dell'innovazione), concluso di recente e finanziato nell'ambito del Sesto programma quadro, che ha riunito 22 regioni europee tra le più innovative per lo scambio delle migliori prassi concernenti la politica e le azioni nel settore dell'innovazione. L'iniziativa ha contribuito a confermare l'importanza delle reti e dei cluster di innovazione e ha dimostrato che l'eccellenza può essere appresa. Per sfruttare il successo di PAXIS la Commissione sta lanciando un'iniziativa di continuità chiamata PROINNO Europe, volta a migliorare il coordinamento dei programmi di innovazione a livello nazionale e subnazionale e a promuovere il sistema dei cluster, rivelatosi estremamente efficace nelle regioni europee che registrano i risultati più positivi. La Commissione sta attualmente finalizzando dei contratti con le regioni interessate, ha rivelato White, e si prevede che circa 60 di esse parteciperanno all'iniziativa. "Tutte le regioni PAXIS desiderano prendervi parte, assieme a tutte le altre regioni europee che presentano le performance migliori", ha dichiarato. Per far fronte alla portata più ampia della nuova iniziativa rispetto a PAXIS, il cui bilancio era pari a 29 milioni di euro su cinque anni, la Commissione prevede per PROINNO Europe un bilancio tra i 75 e i 100 milioni di euro su sette anni. "Non stiamo parlando di cifre esorbitanti: stanziare 75 milioni di euro per 25 Stati membri significa assegnare 3 milioni ad ogni paese", ha dichiarato White, sottolineando che la spesa complessiva dell'UE per le attività nel settore dell'innovazione rappresenta circa l'uno per cento della cifra assegnata alla ricerca. Quando il bilancio generale del CIP verrà reso noto sarà possibile sapere se le aspettative della Commissione relative all'importo definitivo del finanziamento del programma PROINNO Europe saranno soddisfatte o meno. Tuttavia, per garantire che il resto dell'Europa benefici dei risultati dell'iniziativa PAXIS indipendentemente dall'esito del dibattito sul bilancio del CIP, la Commissione pubblicherà a breve un manuale destinato ai decisori politici e agli operatori dell'UE concernente gli strumenti di innovazione, le metodologie e le politiche più efficaci individuati nell'ambito del progetto. "La creazione di reti e il trasferimento di idee è una vera propria forma d'arte, che non si può imparare da un libro", ha affermato White. Ciononostante il manuale contiene le coordinate di tutte le regioni che partecipano al progetto PAXIS, e le parti interessate in altre regioni saranno invitate a contattarle per beneficiare di un sostegno diretto durante il processo di trasferimento. "Tutti sappiamo quali sono le regioni d'eccellenza, ed è naturale pensare che assumano un ruolo guida. Se esse valorizzeranno idee e iniziative d'eccellenza, le adotteremo", ha concluso White.