European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS

aPad - smaller, lighter, smarter autonomous marine surface vehicle

Article Category

Article available in the following languages:

Nuovo robot acquatico porta l’Internet delle cose negli ambienti marini

Dal momento che l’acqua copre il 70 % della superficie terrestre, non sorprende che i veicoli autonomi di superficie (ASV) siano al vertice delle tecnologie emergenti. Un’iniziativa dell’UE ha presentato un ASV all’avanguardia progettato per il rilievo, la mappatura e l’ispezione dei fondali e delle superfici marine.

Economia digitale icon Economia digitale

C’è una carenza di strumenti e tecnologie per ispezionare in maniera efficiente porti, ponti e strutture in mare aperto e per mappare acque poco profonde come siti archeologici o habitat marini e controllare l’inquinamento marino. «A causa dell’elevata attenuazione delle onde radio, il posizionamento, la navigazione e la comunicazione sott’acqua sono molto più complessi che a terra», afferma Nikola Mišković, coordinatore del progetto aPad, finanziato dall’UE. «Di conseguenza, i sistemi di navigazione satellitare non possono essere utilizzati». Stato dell’arte per le industrie marittime e in mare aperto Il team di aPad ha sviluppato un robot autonomo automatizzato per le superfici marine, modulare, scalabile, leggero e altamente manovrabile. È dotato di quattro propulsori che consentono il movimento in tutte le direzioni, caratteristica fondamentale per le applicazioni di sorveglianza marittima perché l’angolo della visuale non coincide con la direzione del movimento. Può continuare a funzionare anche quando uno dei propulsori è difettoso, il che accade spesso quando si lavora in aree inquinate. Tra le principali funzioni vi sono: il monitoraggio del percorso, il tracciamento della destinazione subacquea, il posizionamento dinamico, la pianificazione delle missioni, il mantenimento della formazione e il rilevamento e superamento delle collisioni. A seconda della missione, il robot marino è in grado di trasportare e gestire diversi carichi utili sia per le applicazioni sopra l’acqua che per quelle subacquee, come telecamere, sonar e modem acustici. L’innovativa macchina fornisce dati di posizione e di navigazione per subacquei, veicoli subacquei e reti di sensori wireless sott’acqua. Il satellite marino garantisce la comunicazione wireless via terra e via mare. «Ci aiuta a instaurare l’Internet delle cose subacquee e ci dà l’opportunità di collegare le reti wireless terrestri e sottomarine in una rete di Internet delle cose unificata», spiega. L’architettura software open-source di bordo consente ai clienti di modificare e allargare facilmente i veicoli stessi. Il robot marino può esplorare siti archeologici in acque poco profonde e contribuire notevolmente a migliorare i potenziali introiti derivanti dalla preservazione e dall’esplorazione del patrimonio culturale. Inoltre, può contribuire al monitoraggio e al ripristino degli ecosistemi costieri. Ciò contribuirà a preservare i benefici sociali storicamente acquisiti dagli ecosistemi funzionanti. Può anche fungere da veicolo di supporto per AUV o sub fornendo comunicazioni bidirezionali, e tracciando e monitorando apparecchiature e personale grazie a tecnologie innovative e attrezzature all’avanguardia. Il veicolo di superficie telecomandato può essere facilmente utilizzato da una sola persona, il che semplifica la logistica e la distribuzione. Inoltre, può essere modificato per una nuova missione in meno di un’ora utilizzando diversi sensori a bordo oppure opzioni di configurazione. Trasformare l’innovazione in un prodotto commercialmente realizzabile Nel 2017, il veicolo aPad ha ricevuto una medaglia d’oro per l’innovazione alla fiera del commercio internazionale iENA in Germania. Per prepararsi alla commercializzazione, i partner del progetto hanno prodotto un modello aziendale, raccolto riscontri da potenziali clienti, utenti finali e investitori e valutato l’impatto tecnologico. Ai fini commerciali, il robot è stato rinominato H2Omni-X. «In linea generale il nostro obiettivo è quello di trasformare H2Omni-X in un prodotto commercializzabile pronto per essere lanciato nel settore dell’ASV» conclude il dott. Mišković. Per raggiungere questo obiettivo, il consorzio ha istituito una società spin-off che ha recentemente introdotto H2Omni-X sul mercato.

Parole chiave

aPad, ASV, H2Omni-X, robot marino autonomo, veicolo di superficie automatizzato, sorveglianza marittima

Scopri altri articoli nello stesso settore di applicazione