Lancio di un programma di gemellaggio tra eurodeputati e scienziati
La Royal Society britannica ha lanciato un nuovo programma di gemellaggio tra eurodeputati e scienziati, per colmare il divario esistente tra politica e ricerca. All'inaugurazione svoltasi a Bruxelles il 31 marzo, l'ex commissario per la Ricerca Philippe Busquin ha dichiarato che sarebbe auspicabile estendere il programma, associando gli eurodeputati ai progetti integrati finanziati dall'UE. La Royal Society ha avviato il programma cinque anni fa nel Regno Unito, associando con successo oltre 100 deputati ad altrettanti scienziati. La Royal Society è un'accademia indipendente, fondata nel 1660 per promuovere la scienza. L'ampliamento del programma a livello di UE costituisce un'iniziativa pilota cui partecipano sette eurodeputati britannici e sette scienziati provenienti dalle loro circoscrizioni elettorali. Se avrà successo, il programma sarà esteso agli eurodeputati e agli scienziati di tutta l'UE. Giles Chichester, uno dei partecipanti al programma nonché presidente della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia (ITRE) del Parlamento europeo ha dichiarato che spera che tale esperienza costituisca un'opportunità non solo per imparare di più sulla scienza ma anche per tenere uno scambio di opinioni sull'Unione europea. "Credo sia importante tentare di porre l'accento sul fatto che l'immagine che le persone hanno degli eurodeputati, e forse dei parlamentari in generale, è talvolta sbagliata" ha affermato. "Spero che l'idea si diffonda. Entrambe le parti hanno molto da imparare" ha aggiunto. Dello stesso parere si è dichiarato Lord Selborne, presidente del comitato sulla scienza nella società della Royal Society. "È importante favorire l'apporto di pareri scientifici di alto livello al processo decisionale e spero che ciò darà un più ampio contributo per una migliore comprensione dell'Unione europea. [...] Auspico che il programma funga da precursore di molte iniziative future", ha dichiarato. Lord Selborne ha illustrato brevemente gli obiettivi del programma, tra cui: rendere gli scienziati maggiormente consapevoli del processo decisionale; assicurarsi che gli eurodeputati comprendano i temi in discussione; rendere gli scienziati coscienti delle opportunità offerte dalla scienza e promuovere il collegamento in rete. I sette scienziati hanno iniziato la loro settimana a Bruxelles il 30 maggio. Trascorreranno il tempo seguendo passo passo gli eurodeputati, incontrando funzionari di altre istituzioni UE e partecipando a sessioni formative. In giugno o luglio gli eurodeputati si recheranno presso i laboratori dei rispettivi scienziati, e questi ultimi si recheranno a loro volta nelle circoscrizioni dei loro eurodeputati. La dott.ssa Melissa Bateson, ricercatrice presso il gruppo Psychology, Brain and Behaviour della facoltà di biologia dell'Università di Newcastle, è tra i partecipanti al programma. Al termine del secondo giorno del suo soggiorno a Bruxelles, ha dichiarato di avere l'impressione di aver già imparato molte cose. "Nel Regno Unito abbiamo una visione molto negativa dell'UE, poiché la maggior parte della copertura dei media è negativa o insignificante" ha dichiarato al Notiziario CORDIS. La dott.ssa Bateson ha affermato di aver trovato particolarmente utile conoscere come viene elaborata la legislazione a livello di UE e in che modo i cittadini europei possono influire effettivamente su tale legislazione. La dott.ssa Bateson ha dichiarato di aver assistito a un dibattito tra alcuni eurodeputati sulla pubblicazione in ambito scientifico e di aver avuto l'impressione che gli eurodeputati presenti fossero molto male informati. L'eurodeputato Bill Newton Dunn ha riconosciuto che ciò talvolta accade e ha ammesso che vi è ancora molto da fare. Tuttavia ha anche sottolineato che sia gli scienziati sia gli eurodeputati devono contribuire al processo di reciproco apprendimento. "Non serve venire qui una volta dicendo 'Ecco fatto' e poi non tornare più a Bruxelles" ha dichiarato. "Bisogna istituire un legame permanente". La dott.ssa Bateson ha confermato con piacere che intende restare in contatto con il proprio eurodeputato. L'eurodeputato belga Philippe Busquin ha tenuto un discorso programmatico durante la manifestazione di lancio dell'iniziativa. Ha annunciato di aver stilato un elenco degli eurodeputati interessati a essere associati a un progetto integrato nel quadro dei vasti progetti di ricerca finanziati dal Sesto programma quadro (6PQ). Generalmente gli eurodeputati non conoscono a fondo tali progetti e sarebbe quindi utile per loro sapere come funzionano e conoscerne gli aspetti scientifici coinvolti, ha aggiunto. Ha rilevato che la diffusione di informazioni di carattere scientifico è già prevista nell'ambito della sezione "scienza e società" dei programmi quadro di ricerca dell'UE. Al programma partecipano i seguenti eurodeputati e scienziati: - Linda McAvan, eurodeputata laburista della circoscrizione Yorkshire & Humber, associata al dott. Simon Lewis, dell'università di Leeds; - Giles Chichester, eurodeputato conservatore della circoscrizione South West, associato al dott. Hazel Mottram dell'università di Bristol; - John Bowis, eurodeputato conservatore della circoscrizione di Londra, associato al dott. Mark Enright dell'Imperial College London; - Fiona Hall, eurodeputata liberaldemocratica della circoscrizione North East, associata alla dott.ssa Melissa Bateson, università di Newcastle; - Malcolm Harbour, eurodeputato conservatore della circoscrizione West Midlands, associato al dott. Graham Smith dell'università di Birmingham; - Chris Davies, eurodeputato liberaldemocratico della circoscrizione North West, associato al dott. Martin Attfield dell'università di Manchester; - Eluned Morgan, eurodeputata laburista della circoscrizione del Galles, associata alla dott.ssa Helen Coxall dell'università di Cardiff.
Paesi
Regno Unito