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Contenuto archiviato il 2023-03-02

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Relazione raccomanda la revisione della legge sulla bioetica per autorizzare clonazione terapeutica e ricerca sulle cellule staminali embrionali

Una relazione elaborata da un membro del Parlamento francese ha raccomandato lo snellimento della procedura di autorizzazione della ricerca sulle cellule staminali embrionali e della clonazione terapeutica in Francia. La relazione è stata commissionata dal governo francese in ...

Una relazione elaborata da un membro del Parlamento francese ha raccomandato lo snellimento della procedura di autorizzazione della ricerca sulle cellule staminali embrionali e della clonazione terapeutica in Francia. La relazione è stata commissionata dal governo francese in vista della revisione della legge nazionale sulla bioetica prevista per il 2009. Ai sensi dell'attuale legislazione francese, approvata nel 2004, la ricerca sulle cellule staminali dell'embrione è consentita, sebbene sia soggetta a numerose condizioni. Fino al 2009, nel corso della fase sperimentale, i ricercatori potranno utilizzare gli embrioni donati da coppie sottoposte a fertilizzazione in vitro che non intendono utilizzarli. I ricercatori devono inoltre provare che la ricerca è "in grado di consentire progressi terapeutici di grande importanza", non conseguibili con mezzi alternativi. Le proposte di progetto devono essere presentate all'agenzia di biomedicina nazionale per la verifica. Sono inoltre consentite l'importazione e la conservazione di cellule staminali embrionali. Tuttavia, il decreto del 2004 vieta la clonazione terapeutica. La relazione, elaborata da Pierre-Louis Fagniez, è basata su varie consultazioni con le parti interessate, tra cui ricercatori, filosofi, politici, rappresentanti religiosi e esperti di etica. Il documento sostiene l'esigenza di rivedere l'attuale legislazione entro il 2009 per garantire che la comunità scientifica francese non perda terreno in questo settore della ricerca e propone inoltre che il processo di riesame sia effettuato su base continuativa dal Parlamento francese, dal consiglio economico e sociale e dalla società civile. Per quel che concerne la ricerca sulle cellule staminali, la relazione pone l'accento sulla necessità di dare uguale peso alle attività riguardanti cellule embrionali e adulte. "La ricerca di base non deve essere trascurata", sostiene la relazione, proponendo la rimozione di alcune delle condizioni per l'autorizzazione della ricerca sulle cellule staminali dell'embrione, precisamente la necessità di dimostrare che tale ricerca è "in grado di consentire progressi terapeutici di grande importanza". La revoca dell'altra condizione, che prevede la fase sperimentale di cinque anni, stimolerebbe altre équipe a investire nella ricerca sulle cellule staminali embrionali, osserva la relazione. Tali attività sarebbero svolte sotto la sorveglianza dell'ABM, che, precisa la relazione, è un'istituzione abbastanza solida e sufficientemente in grado di garantire che la ricerca nel settore sia condotta nel rispetto delle leggi. In materia di clonazione terapeutica, la relazione raccomanda una revisione delle terminologia utilizzata nella legge sulla bioetica, che spesso è motivo di inquietudine tra i cittadini che confondono la clonazione terapeutica con quella "a scopo riproduttivo". Per evitare fraintendimenti, la relazione propone i termini "clonazione a scopo non riproduttivo" o "trasferimento nucleare della cellula somatica", che meglio riflettono la natura del processo. Per quanto riguarda la sua autorizzazione, la relazione raccomanda di assegnare all'ABM la responsabilità di effettuare un controllo e un monitoraggio rigidi di questo tipo di attività di ricerca. La relazione incoraggia inoltre la creazione di banche di cellule staminali per sostituire la procedura di importazione di cellule staminali embrionali e invita a rendere più trasparente e di più facile lettura la legislazione in materia di bioetica. Secondo Fagniez, il primo ministro francese Dominique de Villepin, cui la relazione è stata trasmessa il 27 luglio, sarebbe favorevole alle raccomandazioni ivi contenute. La relazione contribuirà alla realizzazione, già intrapresa dal governo, di una campagna di informazione pubblica tesa a sensibilizzare sugli aspetti etici correlati all'evoluzione delle scienze della vita, di cui sarà dato annuncio in autunno.

Paesi

Francia

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