Libano - Chiazza di petrolio visibile dallo spazio
Le prime immagini satellitari della macchia di petrolio che è apparsa al largo delle coste libanesi, fornite dal Centro comune di ricerca (CCR) della Commissione europea, mostrano che la chiazza ha raggiunto la costa siriana e si sta estendendo verso nord. La fuoriuscita di petrolio è stata causata dal bombardamento dell'impianto di produzione elettrica di Jiyyeh, avvenuto tra il 13 e il 15 luglio. Da allora migliaia di tonnellate di greggio si sono riversate in mare fuoriuscendo dai serbatoi distrutti e la chiazza si è diffusa rapidamente per 80 km lungo la costa libanese. Le immagini satellitari del CCR mostrano che il petrolio ha invaso le acque siriane e ha già contaminato circa 10 km di costa in Siria. Oltre a essere un disastro ambientale, visto che la fuoriuscita di petrolio potrebbe impedire alle tartarughe verdi già in pericolo di raggiungere il mare dopo essere uscite dall'uovo, la marea nera potrebbe avere gravi conseguenze per l'economia libanese. "Dobbiamo preoccuparci anche dell'impatto a breve e lungo termine sull'ambiente marino e la biodiversità da cui dipendono il sostentamento e la vita di molte persone che lavorano nei settori del turismo e della pesca", ha dichiarato Achim Steiner, direttore del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente. Il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP) ha chiesto al governo di Cipro di gestire un modello di previsione per la dispersione degli idrocarburi, denominato MEDSLIK, al fine di determinare se il petrolio possa danneggiare altri paesi mediterranei. La Commissione europea e diversi paesi hanno già offerto il proprio aiuto per l'operazione di pulizia della costa.
Paesi
Cipro, Libano, Siria