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Un'équipe di astronomi risolve l'enigma del litio mancante

Un'équipe di astronomi europei ha trovato la soluzione a un mistero che ha tormentato gli studiosi per anni: l'enigma del litio mancante. Qualche tempo fa gli scienziati avevano calcolato le quantità di idrogeno, elio e litio prodotte in seguito al big bang. La presenza di l...

Un'équipe di astronomi europei ha trovato la soluzione a un mistero che ha tormentato gli studiosi per anni: l'enigma del litio mancante. Qualche tempo fa gli scienziati avevano calcolato le quantità di idrogeno, elio e litio prodotte in seguito al big bang. La presenza di litio può essere misurata anche nelle stelle più vecchie e povere di metalli, costituite da una massa simile alla materia primordiale. Il problema è proprio questo: la quantità di litio stimata per l'universo appena formato è da due a tre volte superiore al contenuto di litio delle stelle più anziane. Da quando è stata rilevata tale disparità, gli scienziati hanno cercato di scoprire dove fosse il litio mancante. Ora sembra che un'équipe di astronomi abbia risolto l'enigma osservando un agglomerato di vecchie stelle grazie al Very Large Telescope dell'Osservatorio europeo meridionale in Cile. I risultati dello studio sono riportati sulla rivista "Nature". I processi diffusivi alterano la relativa abbondanza di elementi nelle stelle mentre la forza di gravità trascina lentamente ma inesorabilmente gli elementi più pesanti verso il nucleo della stella, rendendoli inosservabili. "Le conseguenze della diffusione sono presumibilmente più pronunciate in stelle vecchie e molto povere di metalli", ha spiegato Andreas Korn dell'Università di Uppsala. "In stelle così anziane la diffusione ha avuto più tempo a disposizione per produrre effetti significativi rispetto alle stelle più giovani come il Sole". Le stelle dell'agglomerato preso in esame hanno la stessa età e si sono formate con la medesima composizione chimica. Tuttavia si trovano a stadi evolutivi differenti, consentendo ai ricercatori di verificare in che modo tale diversità influisca sui livelli atmosferici dei vari elementi. Dalle osservazioni degli scienziati è emerso che, nel corso dell'evoluzione delle stelle, la proporzione di litio nell'atmosfera degli astri dapprima aumenta e quindi precipita rapidamente, come previsto dai modelli di diffusione con extra mixing. Pertanto la quantità di litio rilevata nell'atmosfera delle vecchie stelle non riflette necessariamente quella presente nei gas che le hanno formate. "Tenendo conto di questo effetto, la quantità di litio misurata in stelle vecchie e non evolute concorda con i valori previsti dalla cosmologia", ha chiarito il dott. Korn. "Il problema cosmologico della discrepanza del litio è quindi in gran parte risolto". Tuttavia, come spesso accade in ambito scientifico, la risoluzione di un problema solleva altre questioni. In questo caso i teorici devono ora identificare i processi fisici delle stelle alla base dei meccanismi di extra mixing.

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