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Contenuto archiviato il 2023-03-02

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Scienziati tedeschi elaborano un test antidoping infallibile

Lo sport odierno è tormentato dal sospetto che gli atleti migliori facciano uso di sostanze illecite per migliorare le loro prestazioni. Finalmente è stato elaborato da ricercatori tedeschi e canadesi un test per individuare la presenza di una delle sostanze più utilizzate, gl...

Lo sport odierno è tormentato dal sospetto che gli atleti migliori facciano uso di sostanze illecite per migliorare le loro prestazioni. Finalmente è stato elaborato da ricercatori tedeschi e canadesi un test per individuare la presenza di una delle sostanze più utilizzate, gli steroidi anabolizzanti. Gli steroidi anabolizzanti sono una classe di ormoni prodotti naturalmente o sinteticamente che promuovono la crescita e la divisione delle cellule, favorendo lo sviluppo di vari tipi di tessuti e in particolare di muscoli e ossa. Detti steroidi, pur messi al bando dal Comitato olimpico internazionale (CIO) nel corso dei Giochi olimpici del 1976, continuano a essere utilizzati da uomini e donne in molte discipline diverse per raggiungere il massimo della competitività o per agevolare il recupero dopo un infortunio. Individuare tracce di steroidi anabolizzanti quali il 19-norandrosterone nei campioni di urina può costituire la prova di un abuso. Tuttavia, i test per rintracciare la presenza di tale sostanza non sono finora stati in grado di distinguere gli ormoni prodotti sinteticamente da quelli prodotti naturalmente dall'organismo. Per esempio, piccole quantità dell'ormone sono prodotte dalle donne incinte ed è comprovata l'origine fisiologica della sostanza. La ricerca condotta da Moritz Hebestreit e dai suoi colleghi dell'università tedesca dello sport di Colonia, in collaborazione con il laboratorio anti-doping di Montréal, situato presso l'Istituto Armand-Frappier-Santé, potrebbe aver tuttavia fornito una soluzione al problema. Gli scienziati hanno infine elaborato una tecnica in grado di distinguere tra norandrosterone sintetico e naturale. Il test analizza il rapporto isotopico del carbonio 13C/12C nei campioni di urina attraverso una tecnica denominata "gascromatografia-combustione-spettrometria di massa degli isotopi". I metodi che analizzano il rapporto isotopico del carbonio sono in uso nei controlli anti-doping per determinare se gli steroidi urinari siano endogeni o farmaceutici. La sostanza elaborata sinteticamente ha una concentrazione minore di isotopo 13C poiché è prodotta da una fonte vegetale che contiene intrinsecamente meno 13C rispetto alle normali fonti alimentari. In altre parole, un campione di urina che contiene meno 13C rispetto allo standard di testosterone esogeno indica l'utilizzo di sostanze proibite. Il test è in grado di individuare concentrazioni di 19-norandrosterone anche minime, fino a 2 ng per ml di urina, il livello attualmente consentito dall'Agenzia mondiale antidoping. Questa tecnica appena elaborata potrebbe contribuire a risolvere i casi in cui atleti hanno livelli elevati di 19-norandrosterone nella loro urina, ma continuano a sostenere di non avere assunto steroidi.

Paesi

Canada, Germania

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