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Consultare i cittadini per dare voce all'opinione pubblica dell'UE

Nel prossimo autunno sarà avviato il più grande dibattito che abbia mai coinvolto la popolazione di tutta l'UE. La "European Citizens' Consultation" (consultazione dei cittadini europei) mira a scoprire desideri e aspettative dei cittadini comunitari nei confronti dell'UE. L...

Nel prossimo autunno sarà avviato il più grande dibattito che abbia mai coinvolto la popolazione di tutta l'UE. La "European Citizens' Consultation" (consultazione dei cittadini europei) mira a scoprire desideri e aspettative dei cittadini comunitari nei confronti dell'UE. Lo scorso anno, quando gli elettori francesi e olandesi hanno respinto la Costituzione europea, molti hanno chiamato in causa l'apparente incapacità dell'UE a comunicare in maniera efficace con i propri cittadini. In risposta a ciò, la Commissione europea ha istituito un'iniziativa denominata "Piano D per la democrazia, il dialogo e il dibattito". "L'Europa ha bisogno di coinvolgere i cittadini in una nuova forma di dialogo, che sia condotto su ampia scala, responsabile e coinvolga l'opinione pubblica negli Stati membri dell'UE, e non di un dialogo tra Bruxelles e Bruxelles", ha affermato Luc Tayart de Borms, direttore responsabile della Fondazione Re Baldovino (KBF), che guida l'iniziativa. Nell'ambito della "European Citizens' Consultation", saranno riuniti membri dell'opinione pubblica di tutti i 25 Stati membri dell'UE e, con l'aiuto di esperti facilitatori, saranno individuate aree comuni ed elaborate raccomandazioni dirette ai responsabili politici. I partecipanti saranno selezionati in maniera casuale per rispecchiare la diversità della popolazione. L'iniziativa è finanziata dall'UE nell'ambito del Piano D. Nel breve termine, il progetto offrirà un contributo alle decisioni dell'UE sul processo costituzionale. Nel lungo termine, i partner del progetto auspicano di stabilire un modello per coinvolgere l'opinione pubblica europea in altri dialoghi su ampia scala in futuro. "Affinché l'idea europea persista e prenda forma nelle menti delle persone, è necessario che queste ultime percepiscano di far realmente parte del processo, diano voce alle loro opinioni e vedano i risultati" ha commentato il direttore della KBF Gerrit Rauws.

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