Riparte ERRIN tra grandi speranze e aspettative
La Rete europea di regioni per la ricerca e l'innovazione (ERRIN) ha annunciato il suo rilancio ufficiale per il 2007 e oltre in occasione del seminario «Verso l'innovazione regionale: il ruolo delle regioni europee», tenutosi a Bruxelles il 19 ottobre. ERRIN è una rete con sede a Bruxelles il cui obiettivo è aiutare le rappresentanze impegnate nella ricerca e innovazione a partecipare allo sviluppo dello Spazio europeo della ricerca (SER). Attraverso un coordinamento e una comunicazione migliori tra le rappresentanze regionali a Bruxelles, ERRIN intensifica la cooperazione e le sinergie tra le regioni europee e rafforza l'agenda per la ricerca e l'innovazione in linea con gli obiettivi della strategia di Lisbona. Secondo Pascal Goergen, rappresentante della regione Bruxelles-Capitale e membro del consiglio direttivo di ERRIN, «ERRIN è una rete creata dalle regioni per le regioni. Si tratta di una struttura con sede a Bruxelles che esamina e analizza tutti i temi correlati all'agenda europea per la ricerca e l'innovazione, fornendo altresì informazioni in materia, dalla prospettiva delle regioni. Un approccio nazionale o federale al Settimo programma quadro è totalmente diverso da quello che si può avere da una prospettiva regionale, o addirittura locale. Obiettivo di ERRIN, quindi, è apportare valore aggiunto ad autorità, aziende, PMI [piccole e medie imprese], agenzie di sviluppo, università e istituti di ricerca delle nostre regioni». ERRIN si è andata consolidando sempre più. Da piattaforma informale con sede a Bruxelles istituita nel 2002 e composta da 190 rappresentanze regionali interessate al SER, nel 2003 è riuscita a vincere un contratto per un progetto pilota di due anni finanziato dalla Commissione nel quadro dell'azione «Regioni della conoscenza». A quattro anni dal suo avvio, e in vista del termine dei finanziamenti della Commissione nel 2006, ERRIN ha attraversato un periodo di riflessione e di autoanalisi. La rete è giunta alla conclusione che, se voleva continuare il proprio lavoro a sostegno delle regioni e degli attori regionali d'Europa, doveva prendere la coraggiosa decisione evolutiva di diventare autonoma e sostenibile, basandosi sul contributo finanziario e dinamico dei suoi membri. ERRIN è già riuscita a raccogliere l'adesione di 12 rappresentanze regionali: West Midlands in Europe, Città e Regione di Eindhoven, Regione Bruxelles-Capitale, Regione di Helsinki, Danimarca meridionale, Svezia meridionale, Stoccarda, Unioncamere Lombardia, Unioncamere Piemonte, Regione Valencia, Regione Veneto e Regione Yorkshire and Humber; la rete è inoltre certa che riuscirà a integrare altri membri al proprio interno, alla luce degli obiettivi del progetto e della politica ERRIN per il 2007. Tra questi figurano le seguenti azioni: - fornire il proprio parere sul piano d'azione in dieci punti della Commissione europea su un'ampia strategia dell'innovazione per l'UE; - illustrare alla Commissione europea il proprio parere sulle norme di partecipazione al Settimo programma quadro; - contribuire al Vertice di primavera 2007 con una prospettiva regionale sull'innovazione e concorrere alla realizzazione degli obiettivi della strategia di Lisbona; - informare i membri degli imminenti sviluppi nelle pertinenti aree politiche e, tramite gruppi di lavoro specializzati su piccola scala, cercare di ottenere risposte rapide alle iniziative politiche e ai processi consultivi della Commissione attraverso un sistema di allerta politica; - organizzare conferenze informative su questioni politiche di rilievo; - coordinare attività politiche al fine di garantire la qualità dei risultati ottenuti dalla rete; - sostenere i membri attraverso attività che agevolino lo sviluppo di progetti europei di cooperazione; - redigere un «Vademecum del progetto ERRIN». La domanda che tutti si pongono è: un maggior numero di membri darà a ERRIN la possibilità di raggiungere questi obiettivi?