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Vanhanen esorta a una maggiore flessibilità in vista di una soluzione sul brevetto comunitario

Il primo ministro finlandese Matti Vanhanen ha esortato i capi di Stato e di governo dell'Unione europea a rinnovare gli sforzi per giungere a un accordo sulla creazione di un brevetto comunitario. «Tutti, nei nostri paesi, dovremmo intensificare le pressioni politiche per tro...

Il primo ministro finlandese Matti Vanhanen ha esortato i capi di Stato e di governo dell'Unione europea a rinnovare gli sforzi per giungere a un accordo sulla creazione di un brevetto comunitario. «Tutti, nei nostri paesi, dovremmo intensificare le pressioni politiche per trovare una soluzione, dare prova di una maggiore flessibilità per arrivare a un accordo», ha dichiarato Vanhanen in occasione di un Consiglio europeo informale tenutosi a Lahti il 20 ottobre. La definizione di una strategia comune sui diritti di proprietà intellettuale (DPI) è fondamentale per la politica dell'innovazione all'interno dell'Unione europea, tema cui era dedicato il vertice di Lahti. Molte altre presidenze hanno cercato di giungere a un accordo sul brevetto comunitario, ma finora gli sforzi sono stati vani. «Se non ci siamo riusciti, non è perché le istituzioni comunitarie non si sono impegnate abbastanza, ma semplicemente perché è stato impossibile pervenire a un accordo, non da ultimo in materia linguistica», ha dichiarato il presidente della Commissione José Manuel Barroso dopo l'incontro. Le tre possibilità di cui dispone l'Unione europea, illustrate dal primo ministro Vanhanen, sono le seguenti: - lasciare le cose come stanno. «Questa sarebbe di gran lunga l'ipotesi peggiore»; - «compiere un passo avanti attraverso l'accordo di Londra». In questo modo l'attuale sistema europeo verrebbe semplificato; - «individuare soluzioni comunitarie per migliorare il sistema dei brevetti. Questo dovrebbe essere il nostro principale obiettivo». Il presidente Barroso ha sostenuto l'appello a impegnarsi di più in vista di un accordo, rivolto dal primo ministro Vanhanen agli Stati membri, chiedendo loro di adottare un «approccio pragmatico». Barroso è sembrato ottimista sulla possibilità di pervenire a un accordo soddisfacente per tutte le parti: «Sicuramente, alla luce della discussione odierna, nessuno ha messo in dubbio la necessità di trovare una soluzione in Europa in materia di brevetti, poiché si tratta di un settore in cui dobbiamo recuperare terreno, soprattutto rispetto agli amici americani.» La Commissione elaborerà una strategia sui diritti di proprietà intellettuale nel 2007. Al vertice è stata anche presentata la proposta della Commissione sulla creazione di un Istituto europeo di tecnologia (IET). Il primo ministro finlandese ha affermato che l'Istituto dovrà contribuire in ampia misura a colmare la lacuna dell'Europa in materia di innovazione. Pur avendo precisato che sull'IET le questioni da definire sono ancora molte, dalle discussioni è emerso un «vero e proprio via libera» all'iniziativa, ha dichiarato. Il presidente Barroso ha accolto con favore l'approvazione informale scaturita dalla riunione, definendo l'IET «il futuro fiore all'occhiello dell'innovazione europea».

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