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Contenuto archiviato il 2023-03-02

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L'Europa avrà l'Extremely Large Telescope entro il 2018?

La comunità astronomica europea ha raggiunto un accordo sulle specifiche tecniche di quello che sarà il telescopio ottico e a infrarossi più grande del mondo. Il progetto dell'Extremely Large Telescope europeo (E-ELT), finanziato in parte dall'UE, dovrebbe essere dotato di u...

La comunità astronomica europea ha raggiunto un accordo sulle specifiche tecniche di quello che sarà il telescopio ottico e a infrarossi più grande del mondo. Il progetto dell'Extremely Large Telescope europeo (E-ELT), finanziato in parte dall'UE, dovrebbe essere dotato di un bilancio di circa 1 Mrd EUR per consentire all'Osservatorio europeo meridionale (ESO) di realizzare il telescopio innovativo con un'apertura di 42 metri di diametro. L'accordo cui sono pervenuti gli astronomi in occasione della riunione è stato ora sottoposto al consiglio dell'Osservatorio europeo meridionale (ESO), che dovrebbe rilasciare la propria autorizzazione nelle prossime settimane. Se approvato, l'E-ELT potrebbe iniziare a osservare il primo miliardo di anni dell'universo in maniera più dettagliata del telescopio spaziale Hubble entro il 2018, consentendo inoltre lo studio delle atmosfere dei pianeti extrasolari. Secondo Henri Boffin, l'addetto stampa dell'Osservatorio europeo meridionale (ESO), «La comunità astronomica europea ha espresso un evidente consenso ad appoggiare la proposta dell'ESO di un Extremely Large Telescope di 42 metri che dovrebbe essere disponibile al più tardi entro e non oltre il 2018. [...] Sappiamo che nel dicembre 2004 il consiglio dell'ESO aveva stabilito quale precisa priorità dell'ESO il mantenimento dell'attuale leadership europea nell'astronomia con base a terra nell'era dell'ELT, nonché l'attuazione delle varie fasi verso l'ELT europeo in base a un calendario competitivo». Lo specchio del nuovo telescopio sarebbe quattro volte più ampio dei due telescopi americani Keck di 10 metri di diametro e si baserebbe sul proprio specchio rivoluzionario di 36 segmenti esagonali che funzionano in contemporanea come se fossero un unico pezzo di vetro di riflessione. Inoltre, dovrebbe essere dotato di dispositivi ottici di adattamento, in modo da compensare l'offuscamento causato dalla turbolenza atmosferica. Potrebbero essere necessari quattro o più anni di studio prima di avviare il progetto, in un luogo che non è ancora stato prestabilito. Se verranno rispettate le scadenze, l'ELT inizierà a essere operativo nel 2018. Il piano originario prevedeva un telescopio OWL («OverWhelmingly Large») con uno specchio di 100 metri. Tale ipotesi è stata poi ridimensionata nel 2005, in quanto eccessivamente costosa e troppo complessa da realizzare nei tempi previsti dal bilancio dell'ESO, ha affermato il direttore generale Catherine Cesarsky.