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Contenuto archiviato il 2023-03-02

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Relazione traccia il futuro della nanomedicina in Europa

Mentre l'umanità continua la sua lotta contro gravi patologie quali il cancro, il diabete, l'AIDS e le malattie cardiovascolari, l'applicazione della nanotecnologia alla salute offre un enorme potenziale in termini di sviluppo di nuovi metodi diagnostici, terapeutici e di prev...

Mentre l'umanità continua la sua lotta contro gravi patologie quali il cancro, il diabete, l'AIDS e le malattie cardiovascolari, l'applicazione della nanotecnologia alla salute offre un enorme potenziale in termini di sviluppo di nuovi metodi diagnostici, terapeutici e di prevenzione. Riconoscendo tale potenziale ed il ruolo di primo piano svolto dall'Europa nell'ambito di questa nuova tecnologia, la Commissione europea ha lanciato la piattaforma tecnologica europea sulla nanomedicina, con l'obiettivo di definire un'agenda strategica europea per la ricerca sulla nanomedicina. L'obiettivo principale del documento intitolato «Nanomedicine - Nanotechnology for Health», nel quale si descrivono le prospettive del settore, è proporre una solida base su cui dovrebbero poggiare i processi decisionali dei responsabili politici e degli enti di finanziamento, presentando una panoramica delle esigenze e delle sfide, delle tecnologie esistenti e delle future opportunità della nanomedicina. Diversi settori sanitari stanno già approfittando dei vantaggi che la nanotecnologia può offrire, dai sistemi di somministrazione di farmaci nanostrutturati mirati alla diagnostica e alla medicina rigenerativa. Molte sono, tuttavia, le questioni che devono ancora essere affrontate. L'agenda strategica di ricerca prende in considerazione l'istruzione e la formazione, i requisiti etici, la valutazione benefici/rischi, l'accettazione pubblica, il quadro regolamentare e la proprietà intellettuale a vantaggio degli enti di regolamentazione negli Stati membri dell'UE, nei paesi candidati e negli Stati associati. L'agenda strategica di ricerca stabilisce priorità in base alle malattie, avvalendosi di parametri quali tasso di mortalità, livello di sofferenza imposto da una malattia al paziente, onere per la società, prevalenza della patologia e impatto che la nanotecnologia potrebbe avere per diagnosticare e sconfiggere talune malattie. Questi criteri hanno portato all'elaborazione del seguente elenco di priorità: malattie cardiovascolari, cancro, disturbi muscolo-scheletrici, malattie neurodegenerative e condizioni psichiatriche, diabete e malattie infettive di origine batterica e virale. Per quanto la Commissione europea abbia iniziato a finanziare progetti nel settore della nanomedicina più di 10 anni fa, gli stanziamenti comunitari a favore di progetti nel campo della nanomedicina sono aumentati di molto, fino a 250 Mio EUR, nell'ambito del programma NMP (nanotecnologia, materiali, processi) del Sesto programma quadro. La Commissione intende ora destinare circa 100 Mio EUR annui a progetti di nanomedicina nell'ambito del Settimo programma quadro di ricerca (2007-2013). Nel frattempo, il gruppo europeo sull'etica ha pubblicato un parere sulla nanomedicina nel quale specifica che le preoccupazioni sotto il profilo della sicurezza dovrebbero divenire una priorità nello sviluppo di nuove tecniche e terapie.

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