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Cina e Commissione firmano un accordo di ricerca sulla salute

La Commissione europea e l'Accademia cinese delle scienze (CAS) hanno firmato un accordo per avviare progetti di ricerca collaborativa nel campo della salute. Il nuovo accordo di cooperazione è stato raggiunto durante un workshop svoltosi ad aprile a Shanghai tra esperti di ...

La Commissione europea e l'Accademia cinese delle scienze (CAS) hanno firmato un accordo per avviare progetti di ricerca collaborativa nel campo della salute. Il nuovo accordo di cooperazione è stato raggiunto durante un workshop svoltosi ad aprile a Shanghai tra esperti di alto livello europei e cinesi, i quali hanno individuato quattro aree della ricerca in materia di salute in cui potrebbe rivelarsi proficua una più stretta collaborazione. Le aree in questione sono le malattie infettive, il diabete, la medicina tradizionale cinese, compresa la resistenza antimicrobica, nonché la scienza delle proteine e la proteomica. In una fase successiva dovrebbero essere scelte altre tematiche riconducibili alla ricerca in materia di salute. In base all'accordo, i progetti verranno finanziati congiuntamente dal Settimo programma quadro di ricerca (7PQ) e dal governo cinese. Si tratta di un evento senza precedenti nella storia della politica internazionale dell'Unione europea (INCO) in materia di scienza e tecnologia (S&T), nel cui ambito i costi dei partner del progetto provenienti da paesi terzi (Stati non aderenti all'Unione europea o Stati associati) erano precedentemente coperti dal bilancio del programma quadro di ricerca. Si prevede che nel primo ciclo verrà finanziato almeno un progetto in ogni area, con un sostegno complessivo compreso tra gli 8 e i 10 Mio EUR da parte della Commissione per la ricerca condotta in Europa. L'Accademia cinese delle scienze, inoltre, erogherà finanziamenti per le attività di ricerca realizzate in Cina. Questo è anche il primo accordo in cui il meccanismo di selezione delle proposte di progetto seguirà il sistema di valutazione del 7PQ. Di solito, quando le agenzie di finanziamento pubblico alla ricerca di paesi terzi accettano di sovvenzionare la partecipazione dei loro scienziati ai progetti, chiedono che per la valutazione del progetto si applichino le loro regole. L'UE è impegnata nella cooperazione scientifica con la Cina in vari ambiti della ricerca dalla fine degli anni '80. Nel 1998, i leader delle due regioni hanno formalizzato questa cooperazione con la firma di un accordo in materia di scienza e tecnologia, che è stato rinnovato nel 2004. Negli ultimi anni, le relazioni hanno conosciuto un rapido sviluppo. Oltre ad avere aderito ai due principali progetti europei, ITER (il reattore termonucleare sperimentale) e il progetto di navigazione satellitare GALILEO, la Cina ha anche rafforzato la sua partecipazione ai programmi quadro di ricerca fino a diventare uno dei maggiori partner dell'UE a livello di paesi terzi. Attualmente oltre 150 organizzazioni cinesi partecipano a più di 130 progetti comuni di ricerca nel quadro del 6PQ, per un valore di 900 Mio EUR. Nell'area tematica «Salute» del 6PQ, i partecipanti cinesi sono coinvolti in un totale di 31 progetti di ricerca, molti dei quali sono attualmente in corso e prevedono un contributo di 3,7 Mio EUR per i partner cinesi. Vari di questi progetti studiano la sindrome respiratoria acuta severa (SARS), per la quale nel 2003 la Commissione aveva lanciato un invito specifico a presentare proposte in risposta allo scoppio di un'epidemia di questa malattia. L'accordo è stato avviato nell'ambito dell'Anno Cina-UE della scienza e della tecnologia, lanciato nell'ottobre 2006.

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Cina

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