Progetto UE sviluppa detective digitale per scovare truffatori in campo sanitario
La frode sanitaria in Europa ha raggiunto un costo stimato impressionante di 30 Mrd EUR l'anno, e di conseguenza un progetto finanziato dall'UE sta sviluppando un detective digitale per investigare sulle truffe sanitarie. Il progetto iWebcare, avviato nel gennaio 2006, è un'iniziativa del valore di 2,3 Mio EUR per la progettazione di una risposta informatica alla sfida degli imbrogli sanitari. Secondo il Counter Fraud Service (CFS) del sistema sanitario britannico, il problema è enorme. La frode rappresenta quasi il 3% della spesa sanitaria pubblica nel Regno Unito, e dal 3% al 10% della spesa annuale, sia privata che pubblica, degli USA. Poiché si stima che la frode sanitaria in Europa raggiunga i 30 Mrd EUR e i costi della sanità siano destinati ad aumentare a causa dell'invecchiamento della popolazione europea, l'incidenza della frode potrebbe raggiungere i livelli statunitensi. La lotta alle frodi è pertanto assurta a priorità per l'Europa, in quanto il denaro perso potrebbe essere speso in maniera più proficua per fornire maggiori servizi sanitari a coloro che ne necessitano. In base all'esperienza britannica, l'istituzione del CFS ha fatto diminuire del 45% le perdite causate da frodi. Il progetto iWebcare spera di esercitare un impatto ancora più incisivo sulla frode sanitaria in Europa. Mentre i metodi attuali di intercettazione si affidano all'esperienza relativamente inefficace dei detective umani nell'ambito delle frodi che si avvalgono di strumenti informatici di estrazione di dati, il progetto iWebcare svilupperà una piattaforma web con strumenti avanzati di tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), in grado di individuare fino al 90% delle frodi. I partner del progetto sono impegnati nello sviluppo di una serie di elementi per la creazione di programmi software intelligenti per estrarre o analizzare i dati sulle operazioni sanitarie. Tale compito immane comporta la creazione di metadati, ossia informazioni significative per i computer, al fine di individuare una varietà di dati quali nomi, indirizzi, farmaci e procedure. I ricercatori stanno elaborando algoritmi speciali che consentano al sistema di apprendere dalle esperienze passate. In un primo momento sarà necessario l'intervento dei detective umani per «insegnare» all'applicazione a riconoscere modalità che meritano un esame più attento. Col passare del tempo e grazie al perfezionamento dell'applicazione, quest'ultima sarà in grado di individuare modalità che segnalano possibili frodi. L'équipe del progetto sta attualmente sviluppando il primo prototipo operativo, che verrà utilizzato in due Stati membri (Regno Unito e Grecia) in condizioni di vita reale ai fini del collaudo. A quel punto, i truffatori di tutta Europa inizieranno a temere le ripercussioni del detective digitale.