Skip to main content
Vai all'homepage della Commissione europea (si apre in una nuova finestra)
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS

Article Category

Contenuto archiviato il 2023-03-02

Article available in the following languages:

Raccomandazioni nutrizionali nazionali «confondono i consumatori»

Secondo un'indagine condotta a livello europeo, le raccomandazioni nazionali per l'acido folico e altri micronutrienti variano ampiamente nei diversi paesi europei, creando una certa confusione tra i consumatori e gli operatori sanitari. Lo studio è stato effettuato dalla nu...

Secondo un'indagine condotta a livello europeo, le raccomandazioni nazionali per l'acido folico e altri micronutrienti variano ampiamente nei diversi paesi europei, creando una certa confusione tra i consumatori e gli operatori sanitari. Lo studio è stato effettuato dalla nuova Rete di eccellenza EURRECA. Nei prossimi anni, a questo progetto UE collaboreranno scienziati, politici e altre parti interessate per formulare indicazioni nutrizionali basate sulle più recenti ricerche scientifiche che si possano tradurre rapidamente in politiche nazionali. Il termine micronutrienti si riferisce alle vitamine, ai minerali e agli elementi in tracce di cui il nostro organismo necessita in quantità minime per funzionare correttamente. Attualmente, i vari paesi formulano le proprie raccomandazioni in merito al fabbisogno di questi micronutrienti in momenti diversi, non rispecchiando sempre le informazioni scientifiche più recenti. Inoltre, alcuni paesi forniscono le stesse indicazioni per tutti gli adulti, mentre altri forniscono indicazioni diverse per gli uomini e le donne. Variano anche le fasce di età relative a neonati e bambini. «Non c'è da stupirsi che i consumatori europei siano confusi» ha commentato la Professoressa Lisette de Groot dell'Università di Wageningen, coautrice dello studio. L'acido folico fornisce un chiaro esempio del genere di variazioni riscontrate nelle raccomandazioni nazionali e spesso si presentano notevoli discrepanze tra le indicazioni scientifiche più recenti e gli orientamenti nazionali. «Ormai tutti gli scienziati concordano che le donne in età fertile che desiderano una gravidanza dovrebbero assumere 400 microgrammi extra di acido folico al giorno per combattere i difetti del tubo neurale del feto» ha spiegato la Professoressa Helene McNulty dell'Università di Ulster. Tuttavia, molte indicazioni nazionali non forniscono informazioni per la categoria specifica delle «donne che pianificano una gravidanza». Inoltre, le indicazioni per le donne già in attesa variano ampiamente nei diversi paesi europei, da 300mcg al giorno nel Regno Unito a 600mcg al giorno in Germania, Austria e Svizzera. Anche l'OMS (Organizzazione mondiale della sanità) raccomanda l'assunzione di 600mcg al giorno. «Analogamente, la raccomandazione standard per gli adulti relativa all'acido folico (per uomini e donne) non tiene ancora conto del nuovo importantissimo ruolo svolto da questa vitamina nel ridurre l'omocisteina, un importante fattore di rischio nelle malattie cardiache e in particolare nell'ictus», ha aggiunto la Professoressa McNulty. L'obiettivo del progetto EURRECA, il cui titolo completo è «Allineare le raccomandazioni sui nutrienti in Europa con un'attenzione particolare per i gruppi vulnerabili e la comprensione dei consumatori», è di affrontare questo problema sviluppando un quadro di riferimento per indicazioni armonizzate sui micronutrienti. Si concentrerà in particolare su micronutrienti prioritari quali la vitamina D e il ferro, nonché sulle persone più soggette a carenze di nutrienti, quali le donne in gravidanza e in allattamento, i bambini e gli anziani. Il progetto riunisce 34 organizzazioni in 17 paesi ed è finanziato dal Sesto programma quadro dell'UE nell'ambito della priorità «Qualità e sicurezza alimentare». «Si tratta di un compito di vasta portata e la Rete EURRECA non sottovaluta le sfide da affrontare» ha commentato il coordinatore del progetto Dr Loek Pijls dell'International Life Sciences Institute. «Attraverso il dialogo e la collaborazione tra nutrizionisti, autorità per le norme alimentari e organizzazioni professionali nazionali forniremo un quadro di riferimento che metterà in evidenza i migliori risultati scientifici e ne consentirà la rapida traduzione in raccomandazioni da parte degli enti competenti.» «I consumatori europei hanno il diritto alle migliori informazioni nutrizionali disponibili, per poter fare scelte più informate sulla loro alimentazione, ovunque vivano e in qualsiasi fase della loro vita.»

Il mio fascicolo 0 0