Progetto utilizza immagini satellitari per elaborare una mappa delle risorse idriche africane
Un progetto finanziato dall'Agenzia spaziale europea (ESA) sta collaborando con le autorità dello Zambia nel disegnare la mappa delle risorse idriche del paese utilizzando immagini satellitari. Nonostante disponga di una delle più vaste risorse di acqua dolce dell'Africa, lo Zambia, come molti dei paesi vicini, soffre di frequente scarsità di acqua e di siccità. Questi fenomeni possono essere in parte riconducibili a una riduzione dei livelli di acqua piovana nel corso degli ultimi 30 anni, ma sono imputabili anche all'attività umana, che ha influito sulla disponibilità delle acque sotterranee. Finanziato dall'ESA, il progetto per la gestione integrata delle risorse idriche nello Zambia (IWAREMA) raccoglie informazioni relative alle risorse idriche esistenti. Grazie all'impiego dei dati provenienti dal sensore multispettrale MERIS dell'ESA collocato a bordo del satellite Envisat, sono state disegnate mappe che illustrano i luoghi in cui sono presenti acque sotterranee, le posizioni adatte per dighe, la copertura del suolo e il rischio di erosione del terreno. Obiettivo del progetto è fornire alle autorità pubbliche dello Zambia uno strumento informativo con cui gestire e proteggere in modo più adeguato questa risorsa vitale. Molti dei dati raccolti riguardano il bacino del fiume Kafue, sottobacino del bacino del fiume Zambesi, nei pressi del quale vive più della metà della popolazione del paese e area in cui si trova la capitale. «I risultati del progetto IWAREMA possono essere utilizzati al fine di salvaguardare gli ecosistemi dello Zambia, in particolare le pianure del Kafue in cui flora e fauna, attività agricole, pesca e turismo si contendono le risorse d'acqua regolate», afferma Jack Nkhoma del dipartimento degli Affari idrici dello Zambia. Le mappe del cambiamento di copertura del suolo consentiranno alle autorità governative di individuare le tendenze in termini di deforestazione, recupero della terra e nuove aree di insediamento, e di determinare il loro impatto a lungo termine sulle risorse idriche. Si auspica inoltre che le mappe, fornendo un quadro più chiaro della situazione, contribuiscano all'applicazione di misure correttive da parte delle autorità. I dati dovrebbero anche aiutare le autorità dello Zambia a far fronte a una crescita demografica urbana senza precedenti. Si stima che il 34% circa degli 11 milioni di popolazione del paese viva in aree urbane. La rapidità dell'urbanizzazione ha condotto a un ritardo delle autorità pubbliche nello sviluppo di infrastrutture fondamentali quali l'approvvigionamento idrico e le reti fognarie. «Data l'enorme pressione della crescita demografica e dell'urbanizzazione, le mappe del cambiamento di copertura terrestre illustreranno in quale modo variabili e pressioni demografiche influiranno sulle risorse naturali», ha dichiarato Jack Nkhoma. Se avrà esiti positivi, il progetto IWAREMA potrebbe essere esteso ad altri bacini dello Zambesi. Sarà pertanto possibile il confronto tra aree in merito alle quali le informazioni attualmente a disposizione sono scarsissime. IWAREMA è stato uno dei progetti avviati nell'ambito del programma TIGER dell'ESA. Lanciato nel 2002, il progetto ha come obiettivo l'assistenza ai paesi africani intesa a superare i problemi idrici, nonché a colmare le lacune esistenti in Africa riguardo alle informazioni relative all'acqua, utilizzando i dati satellitari. Ad oggi, sono state coinvolte, in progetti nell'ambito di TIGER, più di 100 tra autorità, accademie e altre organizzazioni che si occupano dei bacini idrici in tutto il continente.
Paesi
Zambia