Skip to main content
Vai all'homepage della Commissione europea (si apre in una nuova finestra)
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS

Article Category

Contenuto archiviato il 2023-03-02

Article available in the following languages:

Scienziati australiani richiedono finanziamenti per partecipare al progetto ITER

Un gruppo di scienziati australiani ha chiesto al governo del paese oltre 60 Mio AUD (35,7 Mio EUR) su 10 anni per poter partecipare al progetto ITER (reattore termonucleare sperimentale internazionale). Il reattore a fusione sperimentale cercherà di riprodurre sulla Terra l...

Un gruppo di scienziati australiani ha chiesto al governo del paese oltre 60 Mio AUD (35,7 Mio EUR) su 10 anni per poter partecipare al progetto ITER (reattore termonucleare sperimentale internazionale). Il reattore a fusione sperimentale cercherà di riprodurre sulla Terra le reazioni nucleari che alimentano il sole e altre stelle. Per generare l'energia necessaria il reattore dovrà scaldare il plasma a idrogeno portandolo a temperature di oltre 100 milioni di gradi centigradi. Al progetto partecipano sette partner: Unione europea, Stati Uniti, Russia, Cina, Corea del Sud, Giappone e India. Il 15 agosto il forum ITER australiano, una rete di oltre 130 scienziati e ingegneri, ha presentato un piano strategico ai decisori politici riuniti in Parlamento. «È il progetto scientifico più vasto su scala globale. Parteciparvi significa guadagnare prestigio sulla scena internazionale e credo che in tal senso il coinvolgimento dell'Australia si rivelerebbe positivo», ha dichiarato il dott. Matthew Hole, direttore del forum. I 60 Mio AUD verrebbero utilizzati per finanziare borse di studio e viaggi destinati a scienziati che lavorano direttamente al progetto ITER oppure in settori attinenti. Gli scienziati australiani avrebbero inoltre la possibilità di costruire un componente del reattore. Il forum ITER australiano osserva che il processo alla base dell'energia di fusione fu scoperto nel 1932 da un australiano, Sir Mark Oliphant, che nei primi anni Cinquanta avviò l'attività di ricerca sul plasma di fusione all'Università nazionale australiana. La struttura attualmente più rappresentativa dell'impegno australiano è l'«H-1 Major National Research Facility», istituita dal Commonwealth e dall'Università nazionale australiana. L'esperimento H-1 prevede il confinamento magnetico ad elica, volto ad esaminare geometrie di confinamento magnetico e a fungere da piattaforma di prova per la ricerca fondamentale sul plasma.

Paesi

Australia

Il mio fascicolo 0 0