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Secondo Potocnik, costanza e coerenza sono la chiave per il successo della politica di innovazione

«Se c'è qualcosa di cui abbiamo bisogno per promuovere l'innovazione in Europa è proprio questo: costanza e coerenza», ha dichiarato il commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik ai delegati presenti alla Conferenza internazionale sulla strategia politica d...

«Se c'è qualcosa di cui abbiamo bisogno per promuovere l'innovazione in Europa è proprio questo: costanza e coerenza», ha dichiarato il commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik ai delegati presenti alla Conferenza internazionale sulla strategia politica di innovazione, il 29 gennaio a Helsinki (Finlandia). Secondo il commissario, il prossimo quadro europeo di valutazione dell'innovazione, che sarà pubblicato tra breve, mostrerà un «divario innovativo persistente, benché in calo, con gli USA e gli Giappone». Il commissario Potocnik ha sottolineato che questo divario innovativo è dovuto a numerosi fattori e che per ridurlo occorre intervenire in un'ampia gamma di aree politiche. «Non esistono vittorie facili per i politici che lavorano sulla politica dell'innovazione» ha avvertito il commissario, facendo notare che occorre investire maggiormente nelle persone e rendere più moderni i nostri mercati del lavoro, sbloccando anche il potenziale commerciale delle piccole e medie imprese (PMI) e investendo nella ricerca e nell'istruzione. Occorre affrontare questioni quali «flessicurezza», assistenza all'infanzia, apprendimento permanente, riduzione della burocrazia e ammodernamento della pubblica amministrazione, così come i problemi della mobilità e delle prospettive di carriera dei ricercatori. Altri obiettivi importanti sono il rafforzamento della concorrenza nel settore dei servizi e lo sviluppo di una nuova generazione di infrastrutture di ricerca. «Tutto ha la sua importanza» ha affermato il commissario. «Ciascun elemento rafforza anche gli altri, mentre la mancanza di progressi in un settore fa rallentare anche gli altri.» A livello europeo, la Commissione si sta impegnando per promuovere la conoscenza e l'innovazione attraverso la strategia di Lisbona, ha spiegato il commissario, facendo notare che la strategia non riguarda solo la ricerca e la tecnologia. «Forse quello che interessa maggiormente, se si vuole stimolare l'innovazione, è creare un contesto favorevole e le condizioni di mercato adeguate per incentivare le persone e le aziende ad innovare, in qualsiasi settore operino» ha affermato Potocnik. Per affrontare questi problemi, la Commissione sta lavorando ad una serie di iniziative studiate per promuovere l'innovazione nell'UE. Una di queste è la recente «iniziativa mercati di punta per l'Europa», mirata ad applicare una serie di strumenti in modo coerente per creare nuovi mercati europei per beni o servizi innovativi in settori fondamentali quali eHealth, energie rinnovabili e costruzione sostenibile. Per quanto riguarda lo Spazio europeo della ricerca (SER), il commissario Potocnik ha sottolineato il fatto che non può essere creato dalla sola UE: è fondamentale il sostegno dei singoli Stati membri. «È là che si compiono i maggiori sforzi nella ricerca pubblica e che si trovano la maggior parte delle risorse pubbliche» ha commentato. «Resta ancora molto lavoro da fare e lo si farà solo se gli Stati membri e l'Unione europea collaborano in partenariati, ciascuno accettando le rispettive responsabilità ai fini della realizzazione di risultati concreti.» Negli investimenti in attività di ricerca e sviluppo (R&S) la Finlandia è molto più avanti della maggior parte degli altri paesi europei, poiché investe già circa il 3,5% del PIL annuo e punta ad arrivare al 4% entro il 2011. L'obiettivo europeo è di investire il 3% del PIL in R&S. Tuttavia, pur elogiando la Finlandia per il suo impegno, Potocnik ha sottolineato che la Commissione desidera anche garantire che gli Stati membri traggano pieno vantaggio dal SER. A questo proposito, la Commissione intende valutare i programmi di riforma nazionali degli Stati membri tenendo presenti entrambe le prospettive. «In altre parole, non si valuteranno solo le misure prese dagli Stati membri per promuovere gli investimenti in ricerca e innovazione a livello nazionale, ma anche se sono in grado di allargare i propri orizzonti e di intravedere i vantaggi di una maggiore apertura, collaborazione e concorrenza con partner in Europa e nel mondo» ha spiegato il commissario. Per incentivare la partecipazione degli Stati membri alla costruzione del SER, il commissario Potocnik, insieme alle Presidenze slovena e francese dell'UE, sta cercando di individuare dei meccanismi per migliorare la direzione politica del SER da parte del Consiglio Competitività. La conferenza di Helsinki è stata organizzata dal governo finlandese nell'ambito dei preparativi in vista di una nuova strategia nazionale per l'innovazione. Benché il paese sia già riconosciuto come leader mondiale nell'innovazione, il governo non intende riposare sugli allori. La sua nuova strategia è studiata per affrontare le nuove sfide del XXI secolo e si baserà in gran parte sulle politiche definite nel corso del mandato di Presidenza finlandese dell'UE nel 2006. «[La politica dell'innovazione] impone ai decisori e ai politici di riformare il modo di condurre e attuare le scelte politiche» ha commentato Potocnik. «La nuova strategia finlandese per l'innovazione, da quanto ho potuto vedere, risponde a questa sfida.»

Paesi

Finlandia

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