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Contenuto archiviato il 2024-04-17

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L'Australia ha presentato le proprie argomentazioni per ospitare il telescopio di nuova generazione

'L'Australia offre alcune caratteristiche molto insolite, forse uniche,' ha detto il nuovo ministro della scienza australiano Kim Carr, quando gli è stato chiesto perchè il suo Paese dovrebbe ospitare il telescopio Square Kilometre Array (SKA). Il ministro stava parlando al No...

'L'Australia offre alcune caratteristiche molto insolite, forse uniche,' ha detto il nuovo ministro della scienza australiano Kim Carr, quando gli è stato chiesto perchè il suo Paese dovrebbe ospitare il telescopio Square Kilometre Array (SKA). Il ministro stava parlando al Notiziario CORDIS durante una visita in Europa per discutere lo SKA, come anche le nuove politiche del Governo australiano su innovazione e scienza più ampia con i suoi omologhi europei. L'Australia è in competizione con il Sudafrica per ospitare lo SKA, che il Forum strategico europeo sulle infrastrutture di ricerca (Esfri) ha descritto come 'una macchina in grado di trasformare la nostra visione dell'universo'. Il radio telescopio sarà costituito da un'ampia schiera di antenne, disposte in gruppi su un'area di oltre 3000 chilometri. Con esso gli astronomi saranno in grado di studiare la formazione dell'universo primordiale e cercare la vita su altri pianeti. Una decisione conclusiva sulla sua collocazione verrà presa verso la fine del decennio. 'Possediamo buone basi per sostenere che collocarlo nel nord ovest dell'Australia, in un'area che ha caratteristiche straordinarie poiché libera da emissioni radio, in un Paese tecnologicamente avanzato, politicamente stabile e che possiede una vasta esperienza nella costruzione e la gestione di importanti progetti infrastrutturali, ci pone in una posizione unica,' ha affermato il ministro Carr. 'Il fatto che siamo in grado di avere un solo Paese che gestisce in modo efficiente un area di circa 3000 km è piuttosto significativo,' ha proseguito, aggiungendo che l'Australia sta lavorando con la Nuova Zelanda con l'obiettivo di creare una offerta dell'Australasia. 'Se ci riusciamo, potremmo collocare questa infrastruttura su una distanza di circa 4000 km,' ha spiegato. Ad accompagnare il ministro nel suo viaggio c'era l'astronomo Brian Boyle dell'Australia Telescope National Facility del CSIRO (Organizzazione della ricerca scientifica e industriale del Commonwealth). Egli ha spiegato che l'Australia eccelle sia nell'astronomia ottica che nella radioastronomia. 'Gli astronomi australiani sono stati in prima linea in molte delle più importanti scoperte astronomiche,' ha detto, citando la natura dell'universo in accelerazione, la misurazione della massa dell'universo e la scoperta di sistemi unici come, ad esempio, le pulsar doppie. Lui ritiene che la chiave del successo dell'Australia sia la collaborazione internazionale. 'Tutti i telescopi australiani sono aperti e possono essere utilizzati da chiunque,' ha detto, sottolineando che il tempo di osservazione concesso viene stabilito soltanto sulla base del merito scientifico. 'Incoraggiando i nostri collaboratori stranieri a usare le nostre strutture noi possiamo promuovere l'astronomia australiana agli occhi del mondo.' Per il ministro i benefici derivanti dall'ospitare lo SKA sono evidenti. 'Ci saranno chiaramente grandi benefici in termini non solo di scoperte scientifiche per l'umanità, ma anche in termini di opportunità per l'Australia di far lavorare i suoi migliori ricercatori con i migliori ricercatori al mondo,' ha commentato. Tra gli altri punti a favore c'è l'opportunità di sviluppare le capacità industriali dell'Australia e di migliorare la sua infrastruttura di supercomputer. Nel frattempo il ministro è interessato a vedere l'Europa e l'Australia collaborare su altri progetti. 'Il nostro Governo sta cercando l'allargamento nelle attività del settimo programma quadro,'ha detto, aggiungendo che il Governo avrebbe sia promosso la scienza australiana all'estero, sia incoraggiato gli scienziati australiani a cogliere le opportunità che si dovessero presentare. Un'altra priorità per il nuovo Governo australiano è una revisione ad ampio raggio del sistema di innovazione del Paese. Tra le questioni interessate dalla revisione ci sono le relazioni tra ricerca di base e ricerca applicata, il sistema IP, il trasferimento tecnologico e come promuovere una mentalità più innovativa nel Paese. Altre aree di interesse comprendono la formazione di nuovi ricercatori e il supporto per i ricercatori giovani e per quelli già affermati. Il nuovo Governo desidera anche promuovere la creatività tra i ricercatori e incoraggiarli a dichiararsi apertamente sulle questioni controverse. I primi segnali dicono che la comunità dei ricercatori australiani ha accolto positivamente le direttive che il nuovo Governo sta adottando. 'Vengono incoraggiati dall'approccio di apertura del Governo e dal fatto che non siamo spaventati dalle nuove idee,' ha dichiarato il ministro Carr.

Paesi

Australia

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