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Boost Biosystems crea nuove iniziative

La tecnologia dei biosistemi, il prodotto collaterale dell'interfaccia tra biologia e microsistemi, si occupa di questioni riguardanti biotecnologie e medicina nei paesi sviluppati. Da parte sua, il progetto Boost Biosystems finanziato dall'UE cerca di incentivare la collabora...

La tecnologia dei biosistemi, il prodotto collaterale dell'interfaccia tra biologia e microsistemi, si occupa di questioni riguardanti biotecnologie e medicina nei paesi sviluppati. Da parte sua, il progetto Boost Biosystems finanziato dall'UE cerca di incentivare la collaborazione tra università e mondo dell'industria nel campo interdisciplinare delle tecnologie dei biosistemi nel ScanBalt BioRegion, il metacluster di scienze biologiche nella regione del Mar Baltico. Il finanziamento per il progetto ammonta a 444.208 EUR. Fino ad oggi, i partner del progetto sono riusciti a mettere su circa 12 proposte o collaborazioni. Il coordinatore del progetto dott. Frank Graage, del Steinbeis team Northeast, ha affermato: "Il progetto ha informato 200 operatori sul potenziale del biosistema in vari eventi regionali e ha assistito 45 piccole e medie imprese (PMI) nella preparazione di proposte del 7°PQ dell'UE (Settimo programma quadro) o in collaborazioni nel campo dei biosistemi." Secondo i partner, Boost Biosystems contribuisce alla formazione di una massa critica, creando una piattaforma di trasferimento della conoscenza in questo campo, attraverso l'integrazione di economie emergenti dei nuovi Stati membri dell'UE e dando slancio alle PMI. Facendo progressi e intensificando la cooperazione nella ricerca e sviluppo tecnologico (RST) tra le università e le PMI, Boost Biosystems sta aumentando la consapevolezza sulla tecnologia dei bosistemi e aumentando la competitività delle PMI. I partner del progetto dicono che mentre le PMI hanno la capacità di promuovere l'innovazione, esse hanno anche bisogno del supporto delle università e dell'industria per mettere a frutto il loro lavoro. Un campo cruciale con grande potenzialità per la regione sono i "nuovi metodi diagnostici", hanno detto i partner del progetto. Ne è un esempio il Baltic Center of Innovative Diagnostics della ScanBalt Knowledge Network Molecular Diagnostics. I partner ritengono che questo sarà il centro in cui saranno decise le future cooperazioni. Boost Biosystems non soltanto ha già messo in collegamento le parti interessate e i partecipanti del progetto con i potenziali partner nella regione, ma ha anche fornito il know-how sulla gestione dei progetti UE. Un altro esempio importante è la recente strategia dei cluster finlandesi per intensificare la cooperazione tra i cluster HealthBIO, Nano e TIC [tecnologia dell'informazione e della comunicazione], facendo coincidere la strategia in modo efficace con l'approccio interdisciplinare dei biosistemi e dei nuovi metodi diagnostici. Un'insufficiente collaborazione tra gli operatori e una generale insufficiente conoscenza da parte degli utenti (medici, fornitori e mercati) si sono rivelati essere d'impedimento affinché le tecnologie innovative dei biosistemi raggiungano i settori. Di conseguenza l'implementazione insufficiente delle tecnologie dei biosistemi lascia un vuoto all'interno dei vari campi. Boost Biosystems punta sulla tecnologia dei biosistemi nelle scienze biologiche e nella biotecnologia, guardando gli aspetti tecnici e legati alle malattie. Questi includono i metodi diagnostici, la farmacogenomica e i test in vitro. I risultati e le storie di successo di Boost Biosystems sono stati presentati a settembre al settimo forum ScanBalt e biomateriali (Seventh ScanBalt Forum and Biomaterials) a Vilnius, in Lituania. I partecipanti del forum hanno avuto un assaggio di come i membri di ScanBalt cercano di istaurare un servizio di sostegno per le PMI che le appoggerebbe nelle collaborazioni transnazionali e nelle proposte di ricerca UE. Boost Biosystems è composto da sei partner: Steinbeis Northeast (coordinatore del progetto, Germania), ScanBalt, Norgenta GmbH (Germania), Tartu Biotechnology Park (Estonia), Culminatum Ltd (Finlandia) e il Centro per il trasferimento tecnologico (Polonia).

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