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Contenuto archiviato il 2023-03-06

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Scoperto il meccanismo di formazione del tessuto cutaneo: speranze per la lotta contro il cancro

Scienziati in Italia hanno scoperto due proteine che controllano la formazione delle cellule cutanee dalle cellule staminali depositate alla base della cute. La scoperta rappresenta una speranza per la lotta contro una serie di tumori epiteliali. Lo studio, pubblicato nella ri...

Scienziati in Italia hanno scoperto due proteine che controllano la formazione delle cellule cutanee dalle cellule staminali depositate alla base della cute. La scoperta rappresenta una speranza per la lotta contro una serie di tumori epiteliali. Lo studio, pubblicato nella rivista Nature Cell Biology, è stato supportato da diversi progetti finanziati nell'ambito del Sesto programma quadro (6° PQ) dell'UE. Insieme ai suoi colleghi del CIEMAT (Centro de Investigaciones Energéticas, Medioambientales y Tecnologicas) in Spagna, il dott. Claus Nerlov dell'EMBL (European Molecular Biology Laboratory) e la sua squadra di Monterotondo, in Italia, hanno studiato una famiglia di proteine chiamate C/EBP (CCAAT-enhancer-binding proteins), la cui funzione regolatoria in meccanismi simili presenti in altri tipi di cellule staminali era già conosciuta. I ricercatori hanno scoperto che cancellando i geni corrispondenti negli embrioni di topo, erano due le proteine di questa famiglia a provocare la differenziazione da cellule staminali multipotenti in cellule cutanee: C/EBP alfa e beta. "I topi che non possedevano la C/EBP alfa o beta, avevano la pelle tesa e lucida, che non riusciva a trattenere l'acqua all'interno del loro corpo," ha spiegato il dott. Claus Nerlov. "Non presentavano molte delle proteine che rendono la pelle meccanicamente resistente e impermeabile, e poco dopo la nascita morivano a causa di disidratazione. Eppure, la presenza di soltanto una di queste proteine era sufficiente per prevenire questa malformazione. Questa ridondanza inaspettata potrebbe essere causata da diversi meccanismi, ipotizzano i ricercatori. Ad esempio, potrebbe aggiungere un passaggio al controllo della proliferazione cellulare, per contribuire ad evitare problemi come il cancro. D'altro canto, potrebbe indicare che le due proteine hanno funzioni diverse in altre situazioni. E cosa più importante - tuttavia - una migliore conoscenza di queste proteine e del loro ruolo determinante nel quando e come le cellule staminali epiteliali si trasformano in cute, costituisce un progresso nel trattamento dei tumori epiteliali, tra cui non ci sono soltanto quelli della pelle, ma anche il cancro del seno e della bocca. La caratteristica comune in questi tipi di tumori è rappresentata dal fatto che presentano l'attivazione di geni che normalmente sarebbero espressi soltanto nelle cellule staminali embrioniche. Questo aspetto aiuta probabilmente le cellule maligne a moltiplicarsi all'infinito. "Questa è una scoperta molto importante", sottolinea il dott. Nerlov. "Apre una quantità di nuovi campi, perché riusciamo a vedere come queste proteine controllano virtualmente ogni altra molecola implicata nella regolazione della differenziazione cellulare. Sembra costituire una parte centrale del puzzle di come la nostra pelle viene formata e mantenuta durante tutta la vita." Oltre ai finanziamenti nazionali, questa ricerca è stata sostenuta dalla Commissione europea attraverso i progetti EUROSTEMCELL ("European consortium for stem cell research") e EUROCSC ("Targeting cancer stem cells for therapy"), e il meccanismo per la mobilità Marie Curie.

Paesi

Spagna, Italia

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