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Il Consiglio Competitività appoggia l'agenda per la ricerca

La semplificazione dei programmi di ricerca in Europa è stato il punto cruciale trattato dai ministri della ricerca dei 27 Stati membri europei alla 2982ª sessione del Consiglio Competitività tenutasi il 3 dicembre a Bruxelles. I ministri hanno anche discusso degli obiettivi d...

La semplificazione dei programmi di ricerca in Europa è stato il punto cruciale trattato dai ministri della ricerca dei 27 Stati membri europei alla 2982ª sessione del Consiglio Competitività tenutasi il 3 dicembre a Bruxelles. I ministri hanno anche discusso degli obiettivi da delineare per la strategia di Lisbona post-2010 e l'interazione tra la ricerca e l'innovazione basata sulla ricerca. "Le questioni legate alla ricerca e all'innovazione sono fondamentali per la competitività dell'Europa", ha detto il ministro svedese per l'Istruzione superiore e la ricerca, Tobias Krantz, che ha presieduto l'incontro insieme al ministro svedese per le politiche dei consumatori, Nyamko Sabuni. "La ricerca di oggi è la prosperità di domani". Tra le principali decisioni prese durante questo incontro troviamo una risoluzione relativa alla governance potenziata dello Spazio europeo della ricerca (SER). Nella sua risoluzione, il Consiglio riconosce "la necessità di una governance efficiente e potenziata per lo sviluppo di una politica strategica e incisiva per il SER, attraverso la quale l'Unione e gli Stati membri dimostrino una maggiore leadership e impegno per il raggiungimento della visione del SER 2020 e per l'attuazione della strategia UE post-2010 per la competitività e la crescita. I principi guida dovrebbero essere la semplicità, l'efficienza e la trasparenza, rispettando al contempo il principio di sussidiarietà". Al fine di raggiungere questo obiettivo, i ministri hanno deciso che è essenziale sviluppare delle leggi più coerenti sia a livello eruopeo che a livello dei singoli Stati membri attraverso una più efficace interazione tra le componenti del triangolo della conoscenza: istruzione, ricerca e innovazione. Inoltre, la cooperazione e coordinazione delle attività legate al SER andrebbero facilitate e il peso amministrativo ridotto, assicurando allo stesso tempo una consultazione delle parti interessate più sistematica, ampia e strutturata, nonché una migliore comunicazione. Da un punto di vista più specifico, il Consiglio propone un ruolo più proattivo per il Comitato di ricerca scientifico e tecnologico (CREST) "come ad esempio un Comitato politico del SER che fornisca consigli strategici tempestivi al Consiglio, alla Commissione e agli Stati membri, su propria iniziativa o su richiesta del Consiglio o della Commissione". Rispetto alle priorità future per la ricerca europea e l'innovazione basata sulla ricerca, il Consiglio conferma l'impegno europeo per la ricerca e per l'innovazione basata sulla ricerca. "Nell'ambito della strategia di Lisbona post-2010 per la competitività e la crescita e per l'attuazione del SER, andrebbero considerati una serie limitata di obiettivi quantitativi e qualitativi ambiziosi - insieme ai relativi indicatori - che riflettano l'impegno riconfermato di trasformare l'Unione europea in una società basata sulla conoscenza", si legge nelle conclusioni. Il Consiglio fa appello agli Stati membri e alla Commissione per dare il via, nel corso del 2010, ad un processo che contribuirà ad individuare le priorità per il futuro della ricerca europea e delle attività innovative basate sulla ricerca, consultando le parti interessate delle varie aree politiche. I ministri hanno anche chiesto una revisione degli strumenti legati al SER, che dovrebbero servire come base per migliorare e semplificare il paesaggio del SER". In questo contesto, la Commissione e gli Stati membri dovrebbero tenere presente le sinergie tra i diversi programmi di finanziamento della ricerca, tra cui anche i Programmi quadro (PQ), il Programma quadro per l'innovazione e la competitività (CIP) e altri. Nelle sue ulteriori conclusioni, il Consiglio Competitività ha sottolineato l'importanza nel campo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC). Andrebbero compiuti degli sforzi volti a fare dell'Europa il leader della ricerca sulle TIC e delle infrastrutture TIC, rimuovendo gli ostacoli che impediscono la creazione e la crescita di nuove aziende in questo campo e attraendo sia gli investitori che i professionisti delle TIC. Il Consiglio invita la Commissione e gli Stati membri a coordinare meglio il loro impegno a sostegno della ricerca e dello sviluppo delle TIC, soprattutto attraverso la condivisione di strategie nei campi fondamentali, come ad esempio quello della ricerca e l'innovazione nelle comunizazioni a banda larga, e altre. I ministri hanno anche adottato delle conclusioni sulla nuova iniziativa comune per combattere le malattie neurodegenerative, in particolare l'Alzheimer. Gli Stati membri dovrebbero sviluppare una visione comune e un'Agenda della ricerca strategica, mentre la Commissione dovrebbe agire da agevolatore e individuare opportunità per contribuire agli sforzi con misure complementari nonché possibili forme di consultazione e collaborazione. Secondo le stime in Europa 8.6 milioni di persone sono affetta dalla malattia di Alzheimer, costituendo il più grande gruppo di pazienti con patologie neurodegenerative. Nelle sue conclusioni il Consiglio ha pertanto sottolineato che "le malattie neurodegenerative rappresentano la prima causa di disabilità negli anziani e che il numero di persone che soffre di queste malattie è destinato ad aumentare drammaticamente entro il 2020, a causa dell'aumentare dell'aspettativa di vita e al diminuire della popolazione attiva rispetto ai pensionati".

Paesi

Belgio, Svezia

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