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Sempre più vicina l'unificazione del sistema europeo dei brevetti

Alla 2.982ª sessione del Consiglio Competitività, tenutosi il 4 dicembre scorso, i ministri dell'industria dell'Unione europea hanno votato all'unanimità l'adozione di alcune nuove conclusioni relative agli aspetti principali del Brevetto dell'Unione europea e alla Corte europ...

Alla 2.982ª sessione del Consiglio Competitività, tenutosi il 4 dicembre scorso, i ministri dell'industria dell'Unione europea hanno votato all'unanimità l'adozione di alcune nuove conclusioni relative agli aspetti principali del Brevetto dell'Unione europea e alla Corte europea dei brevetti. Stando alle dichiarazioni dei rappresentanti del Consiglio e della Commissione europea, l'accordo rappresenta "una svolta politica" per quanto riguarda la questione del brevetto unico europeo. Le conclusioni mettono in risalto che "un sistema dei brevetti potenziato rappresenta un elemento vitale per il mercato interno e dovrebbe essere basato su due pilastri", ovvero, il brevetto dell'UE e "una giurisdizione specializzata e unificata integrata per le dispute legate ai brevetti, rafforzando in questo modo i brevetti e la sicurezza legale". "Sono molto contenta che abbiamo finalmente ottenuto un progresso politico nell'ambito di queste negoziazioni così difficili e interminabili", ha detto il ministro svedese per il Commercio, Ewa Björling. "Sono soddisfatta che il Consiglio abbia inviato un segnale chiaro e inconfondibile alle imprese innovative europee, che da tempo chiedevano un miglioramento del sistema dei brevetti. Il brevetto dell'UE renderà la protezione delle innovazioni europee più semplice e più economica. Ciò offrirà all'industria europea migliori opportunità per competere sul mercato globale". Attualmente, chi presenta domanda di brevetto va incontro ad un processo lungo, costoso e sconnesso nei singoli Stati membri; questo rappresenta un enorme svantaggio nei confronti di paesi come ad esempio gli Stati Uniti. Invece, il brevetto dell'UE sarebbe valido in tutti i paesi dell'Unione europea, riducendone quindi notevolmente i costi. Al contempo, la Corte europea dei brevetti si occuperebbe di casi concernenti sia i brevetti comunitari che quelli nazionali già esistenti, unificando quindi l'attuale sistema frammentato. Le nuove conclusioni adottate prevedono altresì che le quote per il rinnovo annuale dei brevetti andrebbero fissate ad un livello tale da agevolare l'innovazione e promuovere la competitività delle imprese europee. Un altro fattore per ridurre i costi potrebbe essere la limitazione dei requisiti di traduzione per la presentazione delle domande di brevetto. Il Consiglio ha tuttavia posticipato una decisione a riguardo, concludendo che la questione delle traduzioni dovrà essere risolta in una normativa separata. "Rendere il processo dei brevetti meno costoso e più efficiente è stato tra le priorità dell'agenda politica per molti anni", ha detto il commissario per le Imprese e l'industria, Günther Verheugen. "Per questo motivo il presente accordo non può essere sovrastimato, arriva proprio nel momento in cui ce n'è più bisogno". "Accolgo questa conquista politica come un forte segnale del Consiglio dell'impegno dell'Unione europea di creare un vero mercato unico dei brevetti", ha aggiunto il commissario del Mercato interno e i servizi, Charlie McCreevy. "Rimangono una serie di questioni da essere risolte e ci impegniamo a lavorare con il Consiglio e con il Parlamento per elaborare un pacchetto finale che possa conquistare la fiducia degli utenti". Il Brevetto dell'Unione europea fece la sua comparsa nell'agenda dell'UE negli anni '70 e da allora è stato argomento di numerose discussioni e tentativi di normative. In seguito alle conclusioni del Consiglio, il Parlamento europeo dovrà ora prendere posizione riguardo alla proposta, e la Corte europea di giustizia dovrà esprimere un'opinione sulla nuova Corte europea dei brevetti.

Paesi

Belgio, Svezia

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