European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS

Article Category

Notizie
Contenuto archiviato il 2023-03-07

Article available in the following languages:

Uno studio finanziato dall'UE fa sperare in cure migliori per il diabete neonatale

Un nuovo studio finanziato dall'UE rivela che la debolezza muscolare risontrata in molti malati di diabete neonatale è causata da problemi del sistema nervoso centrale e non dei muscoli. Lo studio, pubblicato sulla rivista Science, potrebbe portare a nuove e migliori cure per ...

Un nuovo studio finanziato dall'UE rivela che la debolezza muscolare risontrata in molti malati di diabete neonatale è causata da problemi del sistema nervoso centrale e non dei muscoli. Lo studio, pubblicato sulla rivista Science, potrebbe portare a nuove e migliori cure per questa malattia. Il sostegno dell'UE a questo lavoro proveniva dal progetto BIOSIM ("Biosimulation - a new tool in drug development"), che è stato finanziato nell'ambito dell'Area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologia per la salute" del Sesto programma quadro (6° PQ), e dal progetto EDICT ("European drug initiative on channels and transporters"), che è stato sovvenzionato nell'ambito del Tema Salute del Settimo programma quadro (7° PQ). Il diabete neonatale è una malattia ereditaria che di solito si manifesta nei primi sei mesi di vita. Oltre alle difficoltà a controllare i livelli di glicemia, molti pazienti hanno anche muscoli deboli e flaccidi e problemi di equilibrio nonché difetti che riguardano il linguaggio e lo sviluppo cognitivo. Per molti anni, per i pazienti si prospettava una vita di iniezioni di insulina per curare la malattia. Tutto ciò è cambiato nel 2004 quando è stato identificato il difetto genetico che sta dietro il diabete neonatale. Si è scoperto che i malati di diabete neonatale hanno una mutazione genetica che ha come risultato la produzione di una versione iperattiva di una proteina che forma canali KATP (canali del potassio sensibili all'ATP) nelle membrane cellulari. Tra le altre cose, i canali KATP controllano il rilascio di insulina dalle cellule beta del pancreas; quando il KATP diventa iperattivo, blocca il rilascio di insulina. Il risultato è il diabete. Questa scoperta permette ai pazienti di smettere le iniezioni di insulina e passare a compresse di sulfonilurea; questo farmaco chiude i canali KATP che si sono aperti, stimolando così il rilascio di insulina. "Oltre ad avere problemi di secrezione dell'insulina, circa uno su cinque bambini affetti da diabete neonatale tende ad avere uno sviluppo più lento rispetto agli altri e ha problemi a camminare e parlare", ha spiegato il professor Frances Ashcroft dell'Università di Oxford nel Regno Unito. "La sulfonilurea ha rivoluzionato la cura di questi bambini, permettendo loro di prendere una pillola che controlli il diabete invece di fare iniezioni quotidiane di insulina. In molti casi, il farmaco migliora anche i loro problemi neurologici e alcuni bambini hanno cominciato a camminare o parlare poco dopo aver cambiato trattamento". La sulfonilurea ha avuto risultati positivi nella maggior parte dei pazienti. Alcuni pazienti però continuano a soffrire di problemi muscolari e si teme anche che il farmaco possa danneggiare il cuore. In questo recente studio, gli scienziati hanno cercato di trovare una soluzione al problema della debolezza muscolare. Per fare ciò, hanno creato due gruppi di topi geneticamente modificati. In un gruppo, il gene KATP mutato è stato inserito nelle cellule dei muscoli, mentre nel secondo gruppo, è stato inserito nelle cellule nervose. La funzione muscolare di questi topi è stata poi confrontata con quella di topi sani normali. I topi con la mutazione nei muscoli hanno avuto un rendimento pari a quello dei topi sani e il controllo delle funzioni motorie e l'equilibrio sembravano essere rimasti intatti. Al contrario, i topi con la mutazione nelle cellule nervose hanno avuto un rendimento scarso in tutti i test sulla funzione cellulare. Avevano inoltre problemi di equilibrio. È importante notare anche che i topi con la mutazione nelle cellule nervose mostravano anche segni di iperattività. Sebbene l'iperattività non sia considerata una caratteristica del diabete neonatale, sono stati riferiti numerosi casi di marcata iperattività. "I risultati ottenuti con i topi fanno intravedere la possibilità che questa sia causata dall'iperattività dei canali KAPT e possa quindi essere considerata come una caratteristica del [diabete neonatale]", scrivono gli scienziati. "I nostri risultati suggeriscono che i problemi di debolezza muscolare e coordinazione riscontrati nei bambini affetti da diabete neonatale si verificano nelle cellule nervose e non nelle cellule muscolari", ha commentato Rebecca Clark dell'Università di Oxford. "Questo ha implicazioni per quanto riguarda il modo in cui potremmo migliorare le cure di questa malattia". Attualmente, la maggior parte dei pazienti affetti da diabete neonatale viene curata con la sulfonilurea che ha come obiettivo i canali KATP delle cellule sia nervose che muscolari. "Questi risultati suggeriscono che sono necessari farmaci rivolti ai canali KATP neuronali, piuttosto che muscolari, per curare le deficienze motorie", sottolineano i ricercatori. I farmaci devono inoltre essere in grado di entrare nel cervello. La ricerca dovrebbe quindi occuparsi di trovare farmaci che siano in grado di attraversare con facilità la barriera emato-encefalica, raccomandano i ricercatori. Guardando al futuro, il team ha adesso in programma di studiare con precisione quali aree del cervello risentano dei canali KATP iperattivi e come il difetto genetico causi i difetti cognitivi spesso associati al diabete neonatale.

Paesi

Regno Unito

Articoli correlati