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Contenuto archiviato il 2023-03-07

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Avvicinare i ricercatori e i politici

Molte aree della politica dell'UE, come i cambiamenti climatici e l'ambiente, traggono immensi benefici dai risultati della ricerca. Ma la ricerca potrebbe contribuire molto di più alla politica di quanto non faccia attualmente. Il problema è che ci sono ancora relativamente p...

Molte aree della politica dell'UE, come i cambiamenti climatici e l'ambiente, traggono immensi benefici dai risultati della ricerca. Ma la ricerca potrebbe contribuire molto di più alla politica di quanto non faccia attualmente. Il problema è che ci sono ancora relativamente pochi legami tra la ricerca e le comunità politiche. La Commissione europea però sta prendendo provvedimenti per cambiare le cose, come ha spiegato Philippe Quevauviller della Direzione generale per la ricerca della Commissione europea in un'intervista con il Notiziario CORDIS. Ha contribuito all'organizzazione di un recente workshop che ha riunito oltre 80 scienziati e politici per 2 giorni per discutere i cambiamenti climatici e i disastri legati all'acqua come siccità e innondazioni. L'evento è stato organizzato congiuntamente con la Strategia internazionale per la riduzione dei disastri delle Nazioni Unite e fa seguito a un primo evento sui disastri naturali che si è tenuto a ottobre 2009. "L'obiettivo era quello di vedere come possiamo migliorare i contatti tra la scienza e la politica," ha detto Quevauviller al Notiziario CORDIS. "Le due comunità spesso hanno difficoltà a comunicare tra di loro." Durante l'evento, gli scienziati hanno presentato i risultati delle loro più recenti ricerche e i politici hanno dato il loro punto di vista sulla questione. Ma la cosa importante è che i due gruppi hanno discusso tra di loro in modo produttivo. "Il workshop ha mostrato che c'è un'intenzione reale di creare dei ponti," ha commentato Quevauviller, aggiungendo che i partecipanti gli hanno detto di aver appreso molto da questa esperienza. L'evento ha avuto come risultato una serie di raccomandazioni su come stabilire legami durevoli tra scienziati e politici. Per esempio, c'è bisogno di istituire piattaforme efficienti e durevoli in modo da ottimizzare il modo in cui la ricerca viene usata a livello internazionale, europeo, nazionale, regionale e locale. "Abbiamo bisogno di strutture sostenute e scorte stabilite dall'UE a livello locale - non possiamo basarci esclusivamente su singoli interessati," ha enfatizzato Quevauviller, facendo presente che un sistema basato sui singoli si sgretola velocemente se queste persone cambiano lavoro. L'incontro è stato anche un'opportunità per i ministri di discutere una serie di proposte legate al prossimo Piano di ricerca e innovazione. Quando si mettono insieme consorzi di progetto, i team sociali e politici dovrebbero essere incoraggiati a lavorare accanto a scienziati per migliorare il trasferimento dei risultati che potrebbero essere rilevanti per i politici. Molta attenzione deve essere dedicata al modo in cui i risultati scientifici sono trasmessi ai politici. Una mossa positiva in questo senso è l'introduzione di "direttive scienza-politica", che forniscano il punto di vista scientifico in specifiche questioni politiche; le recenti direttive che si occupavano di siccità sono state accettate con favore presso le agenzie per l'ambiente in tutta l'UE. C'è comunque bisogno di maggiore impegno in questo campo. Come sottolinea Quevauviller, è necessario raggiungere prima i responsabili delle decisioni al vertice. "Se però si usa un linguaggio prolisso e accademico, nessuno leggerà questi documenti!" ha detto. Secondo lui bisognerebbe dare maggior credito alle persone che sono in grado di "tradurre" i risultati della ricerca in un linguaggio che i responsabili delle politiche possano capire e che riconoscono che i politici che occupano posizioni importanti hanno il tempo di leggere solo brevi riassunti dei risultati. Se i politici più in alto sono interessati, passeranno l'intero documento alla commissione competente perché ne faccia un'analisi più approfondita. Strategia Europa 2020: I fondi dovrebbero inoltre essere investiti nello sviluppo di guide tecniche che descrivano come fare un miglior uso dei risultati della ricerca e queste dovrebbero essere tradotte in diverse lingue, poiché molti politici potrebbero avere difficoltà a capire un documento in inglese. http://ec.europa.eu/eu2020/index_en.htm Allo stesso tempo, i politici devono essere in grado di definire le loro esigenze di ricerca a breve e lungo termine sulla base di tappe politiche ben definite e di comunicare tali esigenze ai ricercatori. Questo workshop ha fatto molto per promuovere lo stabilimento di legami tra gli scienziati che studiano i cambiamenti climatici e i disastri legati all'acqua e i politici responsabili per tali questioni a livello internazionale e dell'UE. Sono in programma altri due workshop a ottobre - uno sull'adattamento ai cambiamenti climatici e uno sulla modellizazione economica dei costi di mitigazione.