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Contenuto archiviato il 2023-03-16

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Ora di lettura allo zoo: i babbuini primi della classe in inglese

Babbuini allevati in un laboratorio francese hanno mostrato una predisposizione per la linguistica; tuttavia essi non eccellono nella lingua francese, ma in quella inglese. Un team di ricercatori, che lavorano al Laboratorio di psicologia cognitiva (LPC) dell'Universite d'Ai...

Babbuini allevati in un laboratorio francese hanno mostrato una predisposizione per la linguistica; tuttavia essi non eccellono nella lingua francese, ma in quella inglese. Un team di ricercatori, che lavorano al Laboratorio di psicologia cognitiva (LPC) dell'Universite d'Aix-Marseille, ha mostrato che un gruppo di babbuini è riuscito a imparare a distinguere tra vere parole in inglese e false parole semplicemente guardandole in forma scritta. Anche se queste scoperte non provano che i babbuini siano in grado di leggere (poiché non hanno abbinato le parole ad alcun significato o suono), si tratta comunque di un risultato significativo. Significa che gli intelligenti babbuini sono in grado di imparare la prima fase della lettura, ovvero identificare schemi ricorrenti e determinare quali combinazioni di lettere sono parole e quali sono prive di significato. I risultati, pubblicati nella rivista Science, suggeriscono che alcuni dei processi mentali coinvolti nella lettura si sono evoluti separatamente dai centri specializzati del linguaggio esclusivi del cervello umano. Lo studio indica inoltre che le prime fasi della lettura potrebbero essere molto più istintive di quanto ritenessero inizialmente gli scienziati, e che i primati non umani potrebbero essere più intelligenti di quanto pensiamo. L'autore principale dello studio Jonathan Grainger spiega che l'inglese è stato scelto come lingua dello studio poiché è la "lingua della scienza". Il team ha svolto 300.000 test su 6 babbuini. In media, i sei sono riusciti a distinguere tra parole vere e finte circa tre volte ogni quattro tentativi. Il babbuino con i voti migliori è stato Dan di 4 anni: esso ha azzeccato l'80% delle parole e ha imparato 308 parole di quattro lettere. Negli esperimenti le parole o le parole false apparivano su uno schermo e il babbuino doveva distinguere se erano delle parole reali. I babbuini venivano premiati con del cibo quando premevano il punto giusto sullo schermo: un segno più blu rappresentava le parole inventate, e un ovale verde quelle vere. "Il fattore chiave è che questi animali non solo hanno imparato per tentativi quali combinazioni di lettere erano corrette, ma essi hanno anche notato quali lettere tendono ad andare assieme per formare parole reali, come SH ma non FX," ha commentato Grainger. "Quindi anche quando venivano loro presentate parole nuove, essi se la cavavano bene a capire quali erano vere." Grainger aggiunge che potrebbe essere una capacità preesistente nel cervello ciò che ha loro permesso di riconoscere schemi e oggetti, e che questa potrebbe essere anche la causa primaria per cui gli esseri umani hanno imparato a leggere all'inizio. Sembra che il cervello dei primati non umani sia senza dubbio meglio preparato rispetto a quanto si riteneva in precedenza ad affrontare le parole scritte, e che noi avevamo molto sottovalutato le loro capacità. Il coautore dello studio Joel Fagot dice che i babbuini hanno mostrato "ripetutamente sorprendenti abilità cognitive". L'aspetto dell'esperimento che è stato fondamentale per il suo successo è stato un cambiamento nella tecnica di sperimentazione: i babbuini non erano messi nelle postazioni dei computer e costretti a fare il test. Al contrario, l'iniziativa spettava a loro ed essi potevano scegliere quando volevano "lavorare": i babbuini potevano dirigersi a una delle 10 postazioni computer quando volevano. I babbuini più ambiziosi facevano il test anche 3000 volte al giorno, e i meno studiosi solo 400.Per maggiori informazioni, visitare: Université d'Aix-Marseille http://www.univ-provence.fr/public_html/univ-provence/index.php?pages=article&id=2144&idnum=2405&m=872

Paesi

Francia