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Contenuto archiviato il 2023-03-16

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I terreni secchi creano miscele tempestose

L'acqua, che costituisce circa il 60 % del nostro peso corporeo, è il principale componente chimico del corpo. Ogni sistema nel nostro corpo dipende da essa, dal momento che trasporta le sostanze nutrienti ed elimina le tossine dagli organi vitali. Senza l'acqua non potremmo s...

L'acqua, che costituisce circa il 60 % del nostro peso corporeo, è il principale componente chimico del corpo. Ogni sistema nel nostro corpo dipende da essa, dal momento che trasporta le sostanze nutrienti ed elimina le tossine dagli organi vitali. Senza l'acqua non potremmo sopravvivere e lo stesso vale anche per la Terra. Il ciclo globale dell'acqua gioca un ruolo centrale nelle circolazioni atmosferiche globali, controllando il ciclo energetico globale (mediante il calore latente) oltre che i cicli del carbonio, dei nutrienti e dei sedimenti. Una recente ricerca indica che è più probabile che i temporali pomeridiani si sviluppino quando i terreni sono riarsi. Lo studio è stato in parte finanziato dal progetto WATCH ("Water and global change"), che è stato supportato con 9,9 milioni di euro nell'ambito dell'area tematica "Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi" del Sesto programma quadro (6°PQ) dell'UE. Il team di ricerca comprendeva scienziati provenienti da tutta l'Unione europea, inclusa Francia, Paesi Bassi, Austria e Regno Unito, ed era guidato dal dott. Chris Taylor del Centre for Ecology & Hydrology del Natural Environment Research Council (NERC) nel Regno Unito. La loro ricerca, che è stata pubblicata su Nature, ha studiato i processi idrologici in sei continenti. I risultato ottenuti dal team di ricerca hanno importanti implicazioni per lo sviluppo futuro del clima globale e dei modelli climatici, modelli che attualmente possono simulare un numero eccessivo di periodi di siccità. Gli scienziati hanno esaminato le immagini provenienti dai satelliti meteorologici che seguono lo sviluppo delle nubi di tempesta in tutto il globo. Quando hanno accoppiato i luoghi dove apparivano le nuove tempeste con le immagini relative a quanto era bagnato il terreno, essi sono rimasti abbastanza sorpresi. Il dott. Taylor ha spiegato che: "Noi avevamo osservato le tempeste in Africa e sapevamo che le nubi cariche di pioggia lì tendevano a formarsi in luoghi dove non vi era stata pioggia nei giorni precedenti. Noi siamo rimasti sorpresi nel vedere un simile schema ripetersi in altre regioni del mondo come gli Stati Uniti e l'Europa continentale. In quei climi meno estremi, con maggiore copertura vegetale, noi ci aspettavamo che l'effetto dell'umidità del suolo fosse troppo debole per poter essere identificato." I ricercatori hanno quindi confrontato le proprie osservazioni con sei modelli meteorologici globali e climatici usati per simulare il cambiamento climatico. Ciò che hanno scoperto è stato per loro una sorpresa. Essi hanno scoperto che i modelli climatici esistenti sbagliano, scatenando la pioggia sopra i terreni più umidi. Questo significa che è più probabile che i modelli climatici attualmente esistenti entrino in un circolo vizioso per cui i terreni secchi fanno diminuire le precipitazioni, portando a condizioni con terreni ancora più secchi, e così via. Lo studio ne deduce che la risoluzione di questo problema rappresenta una priorità per gli scienziati che sviluppano modelli climatici. Il dott. Taylor ha aggiunto, "Sia il calore che l'umidità sono ingredienti fondamentali affinché le nubi cariche di pioggia si formino nel pomeriggio. Nei giorni soleggiati la terra scalda l'aria creando correnti ascensionali che si spingono verso l'alto per chilometri nell'atmosfera. Se il terreno è secco, le correnti sono più forti, e la nostra nuova ricerca mostra che questo rende la pioggia più probabile." Il coautore dott. Françoise Guichard del CNRM-GAME (CNRS e Meteo-France) ha detto, "Noi dobbiamo migliorare i modelli climatici in modo da ottenere un'immagine più chiara di ciò che il cambiamento climatico globale comporterà su scale regionali più piccole sul terreno." Il progetto WATCH ha riunito le comunità che studiano idrologia, risorse idriche e clima per analizzare, quantificare e prevedere le componenti dei cicli globali dell'acqua attuali e futuri e le condizioni delle risorse idriche collegate; ha valutato le loro incertezze; e ha spiegato la vulnerabilità complessiva delle risorse idriche globali in relazione ai principali settori sociali ed economici. Per maggiori informazioni, visitare: WATCH http://www.eu-watch.org/ NERC Centre for Ecology & Hydrology http://www.ceh.ac.uk/

Paesi

Regno Unito