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Perché l'accesso a Facebook può buttarti giù

Con oltre 1 miliardo di utenti attivi e 30 miliardi di contenuti pubblicati al mese, Facebook è diventato uno dei siti più popolari di Internet e uno dei più grandi database di informazione sociale al mondo. Apparentemente sembra favorire la nostra salute mentale, in quanto pe...

Con oltre 1 miliardo di utenti attivi e 30 miliardi di contenuti pubblicati al mese, Facebook è diventato uno dei siti più popolari di Internet e uno dei più grandi database di informazione sociale al mondo. Apparentemente sembra favorire la nostra salute mentale, in quanto permette ai vecchi amici di ritrovarsi e ai nuovi di tenersi in contatto. Secondo un recente studio europeo, però, oltre un terzo degli intervistati ha provato sentimenti negativi dopo aver usato il sito, come per esempio frustrazione. Nel frattempo, altri utenti si sono trovati intrappolati in una spirale negativa di "invidia da Facebook", cercando di tenersi al passo con le conquiste dei loro amici online. Condotto dal Dipartimento di sistemi informatici della Technische Universität (TU) Darmstadt e dall'Istituto di sistemi informatici della Humboldt-Universität zu Berlin, lo studio ha coinvolto 584 utenti di Facebook che passavano dai 5 ai 30 minuti al giorno sul sito. Sono stati intervistati su cosa provavano dopo aver usato la piattaforma e più di un terzo degli intervistati ha riferito sentimenti prevalentemente negativi, come la frustrazione. I ricercatori hanno determinato che l'invidia verso gli "amici di Facebook" era la ragione principale di questo risultato. Il manager del progetto, la dott.ssa Hanna Krasnova, attualmente ricercatrice post-dottorato presso la Humboldt-Universität, spiega i risultati: "Anche se gli intervistati erano riluttanti ad ammettere di provare invidia quando navigavano su Facebook, spesso supponevano che l'invidia potesse essere la causa dietro la frustrazione verso "altri" su questa piattaforma - una chiara indicazione che l'invidia è un fenomeno prominente nel contesto di Facebook. In effetti, l'accesso ad abbondanti notizie positive e i profili di "amici" che sembrano avere successo promuove un confronto sociale che può provocare invidia. In generale, i social network online permettono agli utenti un accesso senza precedenti a informazioni sugli altri - notizie che sarebbe molto più difficile ottenere offline". Inoltre, gli utenti passivi di Facebook, ovvero quelle persone che usano il sito principalmente come fonte di informazioni - leggendo i post degli amici, controllando le novità o guardando le foto - e che non lo usano per una comunicazione interpersonale attiva, sono particolarmente soggette a queste dolorose esperienze. Lo studio ha inoltre scoperto che circa uno su cinque dei recenti eventi online/offline che creano invidia tra i partecipanti ha avuto luogo nel contesto di Facebook. Questo a sua volta mostra la massiccia presenza che questa piattaforma ha nella vita emotiva degli utenti. Questa invidia può portare gli utenti ad abbellire i loro profili Facebook, il che a sua volta provoca invidia in altri utenti, un fenomeno che i ricercatori hanno denominato una "spirale dell'invidia". La causa principale dell'invidia online e offline nello studio sono risultati i viaggi e il divertimento. Il dott. Thomas Widjaja della TU Darmstadt ha aggiunto: "È il risultato delle numerose fotografie delle vacanze pubblicate su Facebook, che sono particolarmente popolari tra gli utenti tedeschi". Sulla base dei dati del sondaggio, i ricercatori sono stati in grado anche di stabilire un legame negativo tra l'invidia provata su Facebook e la soddisfazione generale degli utenti della propria vita. La co-autrice Helena Wenninger della TU Darmstadt ha osservato: "Considerando che l'uso di Facebook è un fenomeno mondiale e l'invidia è un sentimento universale, un sacco di persone sono soggette a queste dolorose conseguenze". I risultati del sondaggio saranno presentati all'11ª conferenza internazionale Wirtschaftsinformatik (Sistemi informatici) che si terrà a Lipsia, in Germania, dal 27 febbraio al 1 marzo 2013. I ricercatori fanno comunque notare che la maggior parte dei partecipanti al loro studio erano studenti tedeschi, pertanto hanno in programma di condurre un altro sondaggio che esaminerà l'invidia su Facebook e le sue conseguenze nell'ambito di varie culturePer maggiori informazioni, visitare: Technische Universität Darmstadt http://www.tu-darmstadt.de/index.en.jsp 11ª Conferenza internazionale Wirtschaftsinformatik http://www.wi2013.de/

Paesi

Germania