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Contenuto archiviato il 2023-03-20

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Mappare la natura mutevole del lavoro

Mentre la crisi che sta attualmente investendo l'Europa ha avuto conseguenze importanti in molti settori, una delle preoccupazioni principali è rappresentata dagli alti tassi di disoccupazione. Secondo gli ultimi dati Eurostat, oltre 26 milioni di cittadini nell'UE-27, ovvero ...

Mentre la crisi che sta attualmente investendo l'Europa ha avuto conseguenze importanti in molti settori, una delle preoccupazioni principali è rappresentata dagli alti tassi di disoccupazione. Secondo gli ultimi dati Eurostat, oltre 26 milioni di cittadini nell'UE-27, ovvero il 10,9 % della popolazione in età lavorativa, erano disoccupati nel mese di giugno 2013. Ciò significa un aumento dello 0,4 % rispetto all'anno scorso, un periodo in cui la disoccupazione negli USA è diminuita dall'8,2 al 7,6 %. Combinando questa tendenza con la possibilità che le industrie si riorganizzino e si trasferiscano verso economie con salari più bassi, con una popolazione che invecchia e mette in difficoltà i sistemi pensionistici d'Europa, un crescente divario tra istruzione e accesso ai posti di lavoro, oltre alla sempre più precaria natura dei posti di lavoro, si ottiene un cocktail piuttosto pericoloso. Come strumento per rispondere ad alcune delle domande fondamentali che riguardano il futuro mercato del lavoro in Europa, il progetto CHANGINGEMPLOYMENT ("The changing nature of employment in Europe in the context of challenges, threats and opportunities for employees and employers") è stato avviato il 24 maggio all'Università di Goteborg, in Svezia. Questa rete iniziale di formazione Marie Curie vedrà un eminente team di supervisori specializzati, oltre a ricercatori esperti dedicati alla diffusione e alle relazioni esterne, supportare 15 ricercatori (12 studenti di dottorato e tre di post dottorato), che verranno aiutati in questa impresa da otto università europee oltre che da partner provenienti dalla società e dall'industria, tra cui lo European Trade Union Institute, Consultingeuropa, EDF, Edrington, la International Labour Organisation, Neuroedukacja, UNISON, Volvo e CAIRDE. "Questo è un programma di ricerca eccezionale che mette assieme una serie di importanti scienziati del sociale e nuovi ricercatori che si occupano della trasformazione dei rapporti di lavoro e delle condizioni di impiego in tutta Europa", dice il professor Paul Stewart, coordinatore del progetto proveniente dalla facoltà di gestione delle risorse umane dell'Università di Strathclyde. "La ricerca identificherà la natura della riorganizzazione delle economie e dei mercati del lavoro europei in conseguenza dell'attuale cambiamento economico e sociale, e l'impatto che essa ha sui rapporti di lavoro e sulle vite lavorative". Come punti principali della ricerca sono stati scelti tre temi: gestione e relazioni dei dipendenti, inclusione ed esclusione sul lavoro, oltre a benessere e qualità della vita lavorativa dei dipendenti. "Nel corso dei prossimi quattro anni noi svilupperemo una rete interdisciplinare transeuropea di scienziati nel campo del sociale concentrati sulla politica e preparati per comprendere, analizzare e reagire ai cambiamenti sociali e istituzionali del lavoro", spiega il prof. Stewart. CHANGINGEMPLOYMENT ha ricevuto quasi 4,6 milioni di euro dall'UE. Il progetto si concluderà nel mese di novembre del 2016.Per maggiori informazioni, visitare: Università di Strathclyde http://www.strath.ac.uk/ CHANGINGEMPLOYMENT http://www.changingemployment.eu/ Scheda informativa del progetto

Paesi

Regno Unito