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Contenuto archiviato il 2023-03-20

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Nanotubi di carbonio per combattere il cancro

I nanotubi di carbonio - piccolissimi tubi di lamine di carbonio arrotolate - racchiudono un grande potenziale per portare calore terapeutico, farmaci e sensori medici direttamente dove sono necessari per attaccare le cellule cancerose. I nanotubi di carbonio (CNT) hanno un ...

I nanotubi di carbonio - piccolissimi tubi di lamine di carbonio arrotolate - racchiudono un grande potenziale per portare calore terapeutico, farmaci e sensori medici direttamente dove sono necessari per attaccare le cellule cancerose. I nanotubi di carbonio (CNT) hanno un diametro di appena un paio di nanometri e sono lunghi alcuni micron. Il loro potenziale come sistemi di trasferimento di farmaci e sensori per la diagnosi e la terapia a livello cellulare è stato il centro di interesse del progetto CARBIO ("Multi-functional carbon nanotubes for biomedical applications"), finanziato dall'UE. I partner del progetto hanno identificato il potenziale dei CNT in quanto sistemi di trasferimento di farmaci e sensori per la diagnosi e la cura a livello cellulare. Una volta arrotolati in tubi, i CNT possono contenere farmaci, sensori o elementi riscaldanti. I farmaci sono incapsulati da gusci di carbonio protettivi che impediscono il contatto tra i farmaci e gli altri tessuti. Il contenuto può essere così trasferito in modo sicuro in punti specifici del corpo umano, raggiungendo in modo efficiente le cellule. Il team ha fatto progressi particolarmente interessanti con lo sviluppo di un metodo che usa i CNT per trasportare e rilasciare i farmaci antitumorali carboplatino e doxorubicina, usati nella chemioterapia per molti tipi di cancro. Il modo in cui i CNT possono essere alterati chimicamente li rende particolarmente interessanti per gli scienziati. Il team di CARBIO è stato in grado di manipolare la loro solubilità, permettendo di controllare se il farmaco contenuto nel tubo viene rilasciato lentamente o rapidamente. Qualunque sia la solubilità, le proprietà fisiche e chimiche iniziali del materiale incapsulato non vengono mai modificate. Ma i vantaggi non finiscono qui. I partner del progetto hanno scoperto che, oltre a mirare alle cellule, i CNT possono fungere anche da antenne che assorbono la radiazione elettromagnetica. Il calore permette quindi la distruzione dei tumori dall'interno. I partner del progetto CARBIO hanno persino trovato un modo di evitare la degradazione dei materiali trasportati e quindi un'eventuale tossicità. Il risultato? CNT come sistemi di trasporto intelligenti su nano scala. Un altro importante componente di questo progetto è stato lo sviluppo di una nuova struttura di ricerca europea che promuove una forte collaborazione tra giovani scienziati di tutta l'UE. Lavorando insieme hanno costruito dispositivi di nanomedicina che sono allo stesso tempo sicuri ed efficaci. CARBIO ha suscitato interesse anche a livello internazionale, attirando scienziati verso i laboratori europei. Il progetto CARBIO, che ha avuto inizio nel 2006 e si è concluso nel 2010, è stato il catalizzatore di oltre 10 proposte di progetto a livello nazionale ed europeo. Coordinato dall'Istituto Leibniz per la ricerca sullo stato solido e i materiali, in Germania, il progetto ha riunito ricercatori provenienti da Austria, Germania, Paesi Bassi, Francia, Polonia e Regno Unito. Sono in corso richieste di brevetti e i ricercatori hanno espresso il desiderio di continuare il loro lavoro. CARBIO ha ricevuto circa 3 milioni di euro di finanziamenti dall'UE.Per maggiori informazioni, visitare: CARBIO http://www.carbio.eu/ Scheda informativa del progetto

Paesi

Austria, Germania, Francia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito

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