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Contenuto archiviato il 2023-03-20

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Un aiuto a portata di mano per l'ambiente del Mar Nero

Il bacino idrografico del Mar Nero, che è la casa di oltre 160 milioni di persone, non se la sta passando bene in conseguenza dell'aumento delle attività umane, specialmente a causa di tutte le aree di sviluppo lungo le sponde dei suoi affluenti. Con queste tendenze, che son...

Il bacino idrografico del Mar Nero, che è la casa di oltre 160 milioni di persone, non se la sta passando bene in conseguenza dell'aumento delle attività umane, specialmente a causa di tutte le aree di sviluppo lungo le sponde dei suoi affluenti. Con queste tendenze, che sono destinate a continuare, e lo sviluppo che rimane insostenibile, è ora di migliorare la gestione delle essenziali risorse naturali nei 2,2 milioni di chilometri quadrati di questo bacino idrografico. Il progetto enviroGRIDS ("Building capacity for a Black Sea catchment observation and assessment system supporting sustainable development"), finanziato dall'UE, ha fatto la sua parte. Il team del progetto ha lavorato per consolidare le capacità di monitoraggio nella regione, sviluppando un nuovo quadro analitico per la modellazione e proponendo un certo numero di possibili scenari riguardanti cambiamento climatico, demografia e copertura del terreno. Non appena la Bulgaria e la Romania si sono unite all'UE nel 2007, il Mar Nero è diventato, almeno parzialmente, un mare UE, spiega il coordinatore del progetto Anthony Lehmann dell'Università di Ginevra, in Svizzera. Anche se ci sono stati studi scientifici sull'ambiente nella regione, le conoscenze e la comprensione di come funzionano il Mar Nero e il suo bacino idrografico sono rimaste indietro rispetto a quelle di altri mari, egli dice. Con l'eutrofizzazione che rappresenta un grave problema, erano anche necessarie più informazioni sulle fonti di queste sostanze nutritive in eccesso, come nitrati e fosfati, che possono danneggiare gli ecosistemi. Fondamentale per il progetto enviroGRIDS era identificare i dati esistenti e renderli disponibili mediante un'infrastruttura di dati spaziali distribuita. Questi dati spaziano da piovosità e temperatura, a qualità e quantità dell'acqua, a informazioni sul suolo e sull'uso del terreno. In precedenza alcuni di questi dati erano privati, ma adesso sono accessibili mediante semplici servizi e strumenti in rete, che permettono agli utenti di vedere, distribuire, analizzare e visualizzare informazioni fondamentali sulle condizioni passate, presenti e future della regione. Oltre a raccogliere informazioni esistenti, il progetto enviroGRIDS ha anche generato nuovi dati mediante il primo modello idrologico mai realizzato dell'intera regione. Questo ha quindi permesso al team di elaborare alcuni scenari, riguardanti cambiamento climatico, cambiamento demografico e copertura del terreno; un'analisi così completa dell'intera regione non era mai stata possibile prima. Assieme, tutti questi dati forniscono ai governi e alle comunità le informazioni di cui hanno bisogno per individuare e rispondere alle tendenze ambientali, e il team di enviroGRIDS continuerà a mantenere operativa la piattaforma ora che il progetto si è concluso. I dati sono accessibili attraverso la nuova Infrastruttura dati spaziali grid-enabled (GSDI), realizzata dal team di enviroGRIDS, che è ora parte del molto più grande Sistema dei sistemi di osservazione globale della terra (GEOSS). GEOSS mira a collegare i sistemi di osservazione della Terra di tutto il mondo, promuovendo standard tecnici comuni, interoperabilità e accesso libero e gratuito ai dati e alle informazioni sull'osservazione della Terra. I dati sull'osservazione della Terra provengono da satelliti oltre che da strumenti in volo, sul terreno e in mare. L'obbiettivo finale del Gruppo per l'osservazione della Terra (GEO), che coordina GEOSS, è quello di portare dei benefici alla qualità della vita della gente in tutto il mondo, far progredire la sostenibilità globale e salvaguardare il pianeta. Uno dei risultati chiave di enviroGRIDS è stato quello di portare la Georgia nel GEO. Attualmente sono anche in corso discussioni tra GEO e l'Armenia e la Bulgaria, per aiutare a colmare le lacune geografiche in GEO. Grazie a seminari e a un centro virtuale di formazione, il progetto ha anche rafforzato le capacità. "Più persone rispetto a prima sanno ora come usare gli strumenti disponibili. Noi dovremmo vedere i risultati nel giro di pochi anni", dice Lehmann. Dover coordinare un team interdisciplinare formato da 30 partner potrebbe scoraggiare alcuni, ma Lehmann ha affrontato il compito con tranquillità. Le diversità culturali tra alcuni dei paesi partner erano maggiori di quelle a cui molti nel team erano abituati, ma questo non ha rappresentato un ostacolo. Egli descrive la collaborazione come "molto intensa e molto proficua". Lehmann è sicuro che il lavoro iniziato nell'ambito del progetto proseguirà. Non soltanto la piattaforma degli strumenti di monitoraggio rimane in funzione, ma due nuovi progetti (IASON e EOPower) si basano sul lavoro fatto da enviroGRIDS. Il lavoro di rafforzamento del network creato ha avuto inizio. Inoltre, immagina che le giovani generazioni che vivono nella regione del Mar Nero siano impazienti di fare buon uso degli strumenti e dei sistemi sviluppati nell'ambito di enviroGRIDS. Il progetto enviroGRIDS ha ricevuto 6,2 milioni di euro di finanziamenti dall'UE, ed è durato dal 2009 fino a marzo 2013. È stato coordinato dall'Università di Ginevra e da UNEP/GRID in Svizzera e ha riunito 30 team provenienti da 15 paesi.Per maggiori informazioni, visitare: enviroGRIDS http://www.envirogrids.net/ Scheda informativa enviroGRIDS

Paesi

Armenia, Bulgaria, Svizzera, Georgia, Romania