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Cardiotoxicity High-throughput screening (HTS) with zebrafish embryo

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Il sistema cardiovascolare del pesce zebra per identificare e testare farmaci cardiotossici e cardioterapici

L’industria farmaceutica ha risposto alla crescente domanda di nuovi farmaci efficaci aumentando il numero di composti guida. Un progetto dell’UE ha trasformato il sistema cardiovascolare del pesce zebra in una piattaforma di screening per la valutazione della cardiotossicità dei farmaci e la scoperta di nuovi farmaci cardioterapici.

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Nel passato, si pensava che lo screening ad alto rendimento (HTS, high-throughput screening) che utilizza saggi basati su cellule in vitro fosse la risposta al flusso sempre crescente di nuove potenziali terapie. Tuttavia, l’evidenza mostra che questo metodo risulta essere incompleto per comprendere le prestazioni dei farmaci candidati.

L’HTS nel pesce zebra riduce l’uso successivo di animali nelle sperimentazioni precliniche

La risposta, sviluppata dal progetto ZECARDIO, è una piattaforma HTS rivoluzionaria, ZeCardio®. «Originariamente progettata per affrontare la cardiotossicità indotta da farmaci, dopo i test, ci siamo resi conto che potevamo utilizzare la piattaforma anche per scoprire nuovi farmaci terapeutici ed eseguire studi di convalida target grazie all’impiego della tecnologia CRISPR», sottolinea il dott. Javier Terriente, direttore scientifico di ZeClinics, l’impresa che coordina il progetto. I ricercatori di ZECARDIO hanno testato e convalidato la piattaforma in un’impostazione preclinica utilizzando 100 composti con profili cardiotossici/cardioattivi noti nell’uomo. Secondo il dott. Terriente, «I nostri risultati, recentemente pubblicati sulla rivista «Toxicological Sciences», dimostrano che il pesce zebra è un modello sperimentale molto più predittivo rispetto ai sistemi cellulari e ai topi, e in media con i cani, il modello animale standard di riferimento nella scoperta preclinica di farmaci nell’area cardiovascolare».

Dimensioni e redditività della ricerca aumentano a passi da gigante

I fondi ottenuti attraverso l’UE, nell’ambito di «Sostenere le PMI innovative nel settore delle biotecnologie a livello sanitario», hanno contribuito enormemente all’espansione dell’azienda. «Ora abbiamo quasi 30 dipendenti e continuiamo a crescere», afferma entusiasta il dott. Terriente. Il successo commerciale è stato così travolgente che ZeClinics ha lanciato una nuova azienda spin-off, www.zecardiotherapeutics.com (ZeCardio Therapeutics). «Siamo attualmente impegnati in un round serie A per ottenere finanziamenti per 5 milioni di euro al fine di portare verso le fasi cliniche i diversi indizi terapeutici che abbiamo scoperto attraverso la piattaforma ZeCardio®», osserva il coordinatore. Sfide mitigate da un team di ricerca che lavora congiuntamente, la chiave del successo! L’implementazione dell’hardware nella piattaforma di screening ZeCardio® ha richiesto diversi mesi in più rispetto a quanto inizialmente previsto. «Grazie al talento e all’impegno del team scientifico di ZeClinics, guidato dalla dott.ssa Sylvia Dyballa, questi problemi sono stati risolti», spiega il dott. Terriente. Altre sfide erano maggiormente di tipo amministrativo. «Siamo stati anche molto fortunati ad avere un Grant Manager di grande talento, Vaclovas Radvilas, che ci ha aiutato a rispondere alle esigenze dinamiche del progetto», aggiunge. «La nostra lista di cose da fare sarebbe troppo lunga per questo articolo», commenta ironicamente il dott. Terriente, ma la riassume in quattro punti succinti. Consolidare la posizione di ZeClinics come la più grande e innovativa azienda che fornisce servizi basati sull’uso del pesce zebra ovviamente viene prima di tutto. In secondo luogo, garantire finanziamenti per ZeCardio Therapeutics e far avanzare i nostri canali di scoperta di farmaci. Implementazione della certificazione BPL nelle nostre strutture e, infine, contribuire ulteriormente all’accettazione industriale e normativa del modello pesce zebra per la scoperta di nuovi farmaci. «Miriamo a raggiungere questo obiettivo il prima possibile poiché il progetto fa parte di iniziative multicentriche quali il National Institutes of Health (NIH) negli Stati Uniti». Riassumendo, il dott. Terriente sottolinea che il premio dello Strumento PMI ha conferito fondi a ZECARDIO ma, soprattutto, ha conferito al team del progetto una forte fiducia nell’azienda da loro fondata 6 anni fa. «Ma il punto più prezioso è che i finanziamenti dell’UE ci hanno permesso di consolidare un team altamente qualificato e impegnato. Senza di essi, non saremmo certamente dove siamo adesso!»

Parole chiave

ZECARDIO, farmaco, terapeutico, pesce zebra, preclinico, studi di convalida target, scoperta di farmaci, cardiovascolare

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