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Contenuto archiviato il 2023-04-13

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Come creare una tabella di marcia per la sicurezzadei nanomateriali sul lavoro

Un’iniziativa dell’UE ha sviluppato un quadro per la valutazione del rischio di nanomateriali ingegnerizzati nel trattamento di semiconduttori.

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La nanotecnologia è spesso considerata come un elemento chiave che sta rivoluzionando diversi ambiti quali medicina, trasporti, energia, sicurezza alimentare, sicurezza, TIC e scienze ambientali, tra molti altri. Definita in senso ampio come scienza, ingegneria e tecnologia condotta su scala nanometrica, la nanotecnologia si sta sviluppando rapidamente. Scienziati e ingegneri si concentrano sempre più sulla realizzazione di nanomateriali per sfruttare proprietà migliorate quali maggiore robustezza, minor peso, maggiore conduttività elettrica e reattività chimica, assenti negli equivalenti su larga scala. Una crescente varietà di questi nanomateriali ingegnerizzati è impiegata su una vasta gamma di prodotti, tra cui cosmetici, vernici, abbigliamento sportivo, cellulari, chip per computer e batterie. Tuttavia, molte delle stesse proprietà per cui i nanomateriali sono progettati e sfruttati, quali le dimensioni delle particelle, l’area superficiale e la reattività superficiale, ne aumentano anche il relativo pericolo e minacciano potenzialmente la salute di lavoratori, comunità e ambiente. Pertanto, è cruciale valutare i rischi esistenti con i nanomateriali. Il progetto NanoStreeM, finanziato dall’UE, ha compiuto grandi passi in avanti nell’affrontare tale sfida. In un articolo su «Open Access Government», il dott. Dimiter Prodanov di IMEC, coordinatore del progetto, riassume i risultati di NanoStreeM. Come indicato nell’articolo, «esistono più di 200 composti chimici formati da elementi quali silicone, germanio, rame, oro, afnio, indio e molti altri, che sono presenti in numerosi chip per computer e cellulari». Il dott. Prodanov sottolinea inoltre alcuni esempi di applicazioni dei nanomateriali ingegnerizzati come «il settore delle celle solari e dello stoccaggio dell’energia, dove vengono impiegati numerosi materiali diversificati basati su elementi rari. Ognuna di queste applicazioni richiede l’opinione unica di esperti circa i possibili pericoli per consumatori, lavoro o ambiente». E aggiunge: «Il consorzio NanoStreeM ha raccolto la sfida nel definire una tabella di marcia per la sicurezza sul lavoro con nanomateriali nella nanoelettronica, dove abbiamo identificato le lacune presenti nelle nostre conoscenze e formulato numerose raccomandazioni per la loro mitigazione». Il progetto NanoStreeM è stato creato per «promuovere le buone pratiche attraverso l’identificazione e l’attuazione di standard», come illustrato sul sito web del progetto. Un altro obiettivo era chiarire le lacune nelle metodologie che coinvolgono la governance del rischio sul lavoro nell’industria dei semiconduttori dove vengono utilizzati i nanomateriali.

Risultati chiave del progetto

Secondo il dott. Prodanov, uno dei principali risultati del progetto è stata la preparazione di pacchetti formativi sulla nanosicurezza, con corsi «incentrati sui processi dell’industria dei semiconduttori e sull’ambiente della camera bianca». «Il progetto NanoStreeM ha dimostrato che le emissioni di nanoparticelle nel normale modo operativo degli strumenti di elaborazione nella camera bianca sono poco probabili. Pertanto, studi futuri nel settore dei semiconduttori dovrebbero concentrarsi sulla valutazione dell’impatto ambientale, sulla fine della vita del prodotto nonché sul ripristino di elementi di valore attraverso il riciclaggio». Il progetto ha inoltre analizzato le lacune presenti nei dati all’interno dell’industria dei semiconduttori, quali mancanza di dati affidabili sulla tossicità della nanoforma e metodi di valutazione del rischio per i nanomateriali. Il dott. Prodanov sottolinea che l’«innovazione guidata dal principio di sicurezza nella progettazione dovrebbe essere agevolata dalla ricerca sulla regolamentazione attuale e futura». Il ricercatore afferma: «La sicurezza nella progettazione include tre componenti: progettazione sicura, produzione sicura e uso sicuro». Il dott. Prodanov aggiunge: «Infine, è importante identificare fonti di informazione e canali di comunicazione appropriati per tutti gli attori nella catena di distribuzione, compreso il pubblico in generale». Il progetto NanoStreeM (NANOmaterials: STRategies for Safety Assessments in advanced Integrated Circuits Manufacturing) si è svolto tra il 2016 e il 2018. Per maggiori informazioni, consultare: sito web del progetto NanoStreeM

Paesi

Belgio

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