Skip to main content
European Commission logo print header

Article Category

Contenuto archiviato il 2023-04-13

Article available in the following languages:

Tendenze scientifiche: Ibernando gli astronauti potremmo raggiungere altri pianeti più facilmente?

Nuove ricerche suggeriscono che l’ibernazione sarebbe un’opzione percorribile per rendere l’esplorazione dello spazio profondo una realtà.

Spazio icon Spazio

I viaggiatori spaziali potrebbero dormire dentro camere di ibernazione prima di continuare le loro missioni, che si tratti di un viaggio su Giove o della caccia a una creatura extraterrestre. L’idea è stata originariamente concepita nel XX secolo, prima di arrivare sul grande schermo. Quelle immagini non staranno diventando intrigantemente profetiche? Affinché le missioni future abbiano successo, saranno necessari cambiamenti radicali nel modo in cui gli astronauti operano nello spazio. Secondo uno studio dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), mettere gli astronauti in uno stato di animazione sospesa potrebbe essere la strada da percorrere. Un gruppo di ricercatori ha studiato il modo in cui l’ibernazione potrebbe influenzare la progettazione di una missione con equipaggio su Marte. I risultati dimostrano che sarebbe molto utile costruire veicoli spaziali più piccoli. Rimuovendo lo spazio vitale dell’equipaggio non più necessario e diminuendo i rifornimenti, il gruppo ha concepito un progetto che riduce la massa della navicella di un terzo. «Abbiamo lavorato per adattare l’architettura della navicella spaziale, la logistica, la protezione dalle radiazioni, il consumo energetico e la progettazione generale della missione», ha dichiarato Robin Biesbroek del Concurrent Design Facility (CDF) dell’ESA, un centro all’avanguardia che consente ai gruppi di specialisti di effettuare le prime valutazioni delle missioni future proposte. L’obiettivo del CDF è valutare i vantaggi dell’ibernazione umana per un viaggio su un pianeta come Marte.

Festival del sonnellino spaziale

«Abbiamo esaminato il modo migliore in cui un gruppo di astronauti potrebbe essere messo in ibernazione, le procedure da seguire in caso di emergenza, la gestione della sicurezza umana e l’impatto che l’ibernazione avrebbe sulla psicologia del gruppo», ha aggiunto Biesbroek. «Infine, abbiamo ideato un primo schizzo dell’architettura dell’habitat e una tabella di marcia per raggiungere un approccio convalidato all’ibernazione di esseri umani su Marte entro 20 anni.» L’idea di rallentare il ritmo metabolico degli esseri umani nello stesso modo in cui gli animali vanno in letargo oggi non è neppure lontanamente realizzabile. Tuttavia, non è esclusa dalle possibilità contemplabili, dato che metodi simili sono già utilizzati per salvare le vittime di traumi. «Ormai da un po’ di tempo l’ibernazione viene proposta come strumento rivoluzionario per i viaggi dell’uomo nello spazio», ha spiegato la responsabile del gruppo di ricerca, la dottoressa Jennifer Ngo-Anh. «Se fossimo in grado di ridurre del 75 % l’indice del metabolismo basale di un astronauta (in modo simile a ciò che si osserva in natura con il letargo di grandi animali, come certi orsi) potremmo ottenere notevoli risparmi di massa e di costi, rendendo più fattibili le missioni di esplorazione di lunga durata.» La dottoressa ha aggiunto: «E l’idea di base di ibernare gli astronauti a lungo termine non è in realtà così folle: un metodo ampiamente comparabile viene testato e applicato da oltre vent’anni come terapia dei pazienti con traumi in terapia intensiva e sui pazienti che saranno sottoposti a importanti interventi chirurgici. La maggior parte dei centri medici più importanti prevede protocolli per indurre l’ipotermia nei pazienti, al fine di ridurne il metabolismo e guadagnare tempo, mantenendoli in una forma migliore di quella in cui si troverebbero altrimenti.» «È da questo che vogliamo partire in futuro, per poi analizzare i percorsi cerebrali che vengono attivati o bloccati durante l’inizio del letargo, iniziando dagli animali per arrivare agli esseri umani», ha concluso la dott.ssa Ngo-Anh. L’ibernazione di equipaggi in carne ed ossa come soluzione ottimale per esplorare il cosmo? Potrebbe non essere solo materiale per un film di fantascienza.

Paesi

Francia