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Development of a systems biomedicine approach for risk identification, prevention and treatment of type 2 diabetes

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Un database per la cellula beta offre nuove speranze ai pazienti affetti da diabete

Una risorsa ad accesso libero contenente megadati sulle preparazioni delle cellule beta pancreatiche potrebbe essere fondamentale per aiutare i ricercatori a meglio comprendere il modo in cui il diabete si sviluppa e condurre a terapie più efficaci in futuro.

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Una sfida chiave affrontata dai ricercatori del diabete consiste nel fatto che le cellule beta, le uniche cellule che producono insulina nel corpo, sono di accesso estremamente difficile. «Esse si trovano in gruppi di cellule pancreatiche, chiamate isole, diffuse in tutto il pancreas, una ghiandola che risiede in profondità nell’addome», spiega Miriam Cnop, coordinatrice del progetto e docente di medicina presso la Libera Università di Bruxelles (ULB), in Belgio. «Ciò significa che non possiamo semplicemente andare e prendere un campione». Pertanto, il diabete rimane una sfida significativa per la salute globale. Circa 463 milioni di persone nel mondo sono affette da diabete, secondo gli ultimi dati della Federazione internazionale del diabete. Tale cifra è destinata ad aumentare del 50 % nel corso dei prossimi 25 anni. Solo in Europa, circa 59 milioni di persone convivono con il diabete. «Non si tratta di una condizione trascurabile», aggiunge la Cnop, «poiché è associata a morbilità e mortalità significative. Il diabete è la causa più comune di cecità in Europa, nonché il principale motivo di insufficienza renale, moltiplica il rischio di malattia cardiovascolare e può condurre a danni ai nervi». Il trattamento del diabete esercita inoltre una grande pressione su servizi e risorse sanitari, in particolare quando i pazienti sviluppano condizioni croniche.

Raccogliere dati e competenze

La Cnop e i suoi colleghi credevano che, raggruppando le risorse disponibili, avrebbero potuto sviluppare un database di isole con sufficienti possibilità per realizzare grandi progressi. Questa era l’ispirazione alla base del progetto T2DSystems. L’iniziativa ha unito i laboratori europei e i centri di isolamento delle isole per raccogliere ed esaminare i dati e creare una risorsa ad accesso libero per aiutare i ricercatori a meglio comprendere i fattori causali del diabete. Il risultato finale di questa impresa collettiva è TIGER (Translational human pancreatic Islet Genotype tissue Expression Resource), una piattaforma che contiene attualmente 500 set di dati di isole umane, cui se ne aggiungono in continuazione di nuovi. Le preparazioni delle isole umane provengono da donatori di isole pancreatiche umane di un ampio ventaglio di età, sesso e caratteristiche generiche.

Una preziosa risorsa di ricerca

La portata e il livello di dettaglio del database TIGER aiuteranno i ricercatori a meglio comprendere il modo in cui le varianti genetiche funzionano davvero e ad identificare i percorsi biologici alla base del fallimento delle cellule beta. «Le cellule beta pancreatiche sono al centro dello sviluppo e della progressione del diabete», afferma la Cnop. «Se una persona non ha problemi alla cellula beta pancreatica, allora non svilupperà il diabete». La risorsa, infine, può condurre a nuovi trattamenti e terapie. TIGER è pubblicamente accessibile dalla comunità di ricerca e continuerà ad essere mantenuto ed espanso. «Non è mai stato raggiunto un risultato di tale portata prima d’ora, in nessuna parte del mondo», afferma la Cnop. «Possiamo ora utilizzare le isole su TIGER per analizzare l’espressione genica o i cambiamenti in quest’ultima dopo i trattamenti per, ad esempio, il glucosio elevato». Un’altra applicazione potrebbe essere l’identificazione dei biomarcatori per l’imaging delle cellule beta. «Ciò è stato effettivamente raggiunto nel corso del progetto», afferma la Cnop. «Abbiamo identificato proteine specifiche alle cellule beta espresse sulla superficie cellulare, nonché sviluppato strumenti per visualizzare e quantificare la massa delle cellule beta». Alcuni partner di T2DSystems sono attualmente coinvolti nel progetto RHAPSODY, finanziato dall’iniziativa in materia di medicinali innovativi (IMI) dell’UE, intesa a migliorare il trattamento e la prevenzione del diabete. Vi è un accordo tra i due consorzi per condividere dati, un altro esempio dei benefici della cooperazione.

Parole chiave

T2DSystems, TIGER, diabete, pancreatico, cellule beta, isole, Rhapsody, Cnop, cardiovascolare, cecità

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