Skip to main content
European Commission logo print header

Eco-friendly smart doors for non-residential building fire protection

Article Category

Article available in the following languages:

Dalle porte tagliafuoco ai firewall

Archiviando le porte con anima in schiuma di legno ignifuga a favore di porte connesse a Internet, si chiude una porta e se ne apre un’altra.

Trasporti e Mobilità icon Trasporti e Mobilità
Sicurezza icon Sicurezza

Gli incidenti legati agli incendi sono in declino in tutta Europa, con una diminuzione dei decessi del 65 % negli ultimi 30 anni nonostante l’invecchiamento della popolazione e un incremento nell’utilizzo di materiali combustibili. Tuttavia, ogni giorno nell’UE si verificano tuttora oltre 5 000 incendi, che comportano 70 000 ricoveri in ospedale ogni anno. Il progetto dell’UE GUARDIAN, ospitato dall’azienda italiana di porte interne di design Lualdi, ha puntato ad affrontare questo problema con la progettazione di una nuova porta innovativa. «Stavamo cercando di creare un prodotto in grado di migliorare le prestazioni acustiche e di resistenza al fuoco offerte dalle porte, rendendole caratteristiche convenzionali in quest’ambito», afferma Pierluigi Lualdi, il coordinatore del progetto. «Attualmente, solo gli edifici pubblici come gli hotel, le scuole e gli ospedali sono dotati di questo tipo di porte». Lualdi sperava di sviluppare una schiuma di legno unica che fosse in grado di sostituire le anime in legno solido o vuote tipicamente presenti nelle porte. La schiuma, realizzata a partire da una miscela biodegradabile di tannini di castagno e noce, consentirebbe di riempire secondo necessità qualsiasi anima di porta, indipendentemente dalla forma e dalle dimensioni, incrementando così la resistenza al fuoco. «Abbiamo attualmente a disposizione 30 spessori dell’anima che dobbiamo stoccare, muovere e gestire nel processo di costruzione. Questo progetto intendeva verificare se un’anima in schiuma avrebbe ridotto con successo la proliferazione di materiali, spazi e attività non produttive», aggiunge Lualdi. Sfortunatamente, l’anima in schiuma non è stata in grado di offrire i parametri meccanici necessari per renderla un sostituto sostenibile delle anime solide o vuote. «La sua densità non era molto elevata, il che ha dato origine a problemi nel corso del processo di produzione, ad esempio nelle fasi di pressatura e di carteggiatura», spiega il coordinatore. Inoltre, il legante chimico utilizzato nella schiuma ha ridotto i vantaggi ecologici del riempitivo, rendendolo infine un’opzione meno rispettosa dell’ambiente rispetto alle tradizionali anime in cartone riciclato a fnido d’ape. Il lavoro è stato sostenuto dal programma Orizzonte 2020 dell’UE. «Il finanziamento è stato importante per aprire il canale di ricerca, che dovevano approfondire pienamente. Ora sappiamo che dobbiamo spostare la nostra attenzione allo sviluppo del secondo filone nello studio di fattibilità di GUARDIAN, ovvero quello incentrato sulle porte connesse all’Internet delle cose». Il team del progetto ha delineato 120 scenari che potrebbero trarre vantaggio da questa connettività, come il controllo dei requisiti relativi a luce, privacy e temperatura, nonché la risposta all’ambiente interno. «Quando inizi a seguire una strada in una direzione, a volte ne trovi altre lungo il cammino», afferma Lualdi. «La porta connessa a Internet fa parte del progetto di spin-off di GUARDIAN, che abbiamo potuto concepire grazie al sostegno che abbiamo ricevuto per approfondire la nostra prima idea. Questo percorso sarà più attraente e interessante per il futuro».

Parole chiave

GUARDIAN, porta, fuoco, schiuma, tannini, ecocompatibile, Internet, proliferazione, Lualdi

Scopri altri articoli nello stesso settore di applicazione