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Preparare l’Europa a un futuro all’insegna del calcolo quantistico

A volte anche un supercomputer non si rivela abbastanza super per portare a termine un lavoro. È per questo motivo che questo progetto sta compiendo un salto verso il calcolo quantistico.

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«La tecnologia dell’informazione sviluppata dal progetto posizionerà l’Europa all’avanguardia del calcolo quantistico.»

Kristel Michielsen, coordinatrice del progetto HPCQS

In ambito industriale e scientifico, esiste una serie di attività di calcolo importanti che i supercomputer tradizionali fanno fatica a risolvere. Alcuni esempi di tali problemi complessi comprendono l’ottimizzazione dei flussi di traffico e problemi numerici fondamentali nel settore della chimica e della fisica per lo sviluppo di nuovi farmaci e materiali. È qui che entra in campo il calcolo quantistico. «Lo sviluppo del calcolo quantistico orientato al sistema e alle applicazioni apre le porte a nuovi approcci per risolvere questi problemi difficili da calcolare», spiega Kristel Michielsen, professoressa presso il Centro di ricerca Jülich, in Germania. «Dato che molti di questi problemi hanno implicazioni rilevanti per la ricerca e l’economia, attualmente aleggia una certa urgenza attorno al calcolo quantistico.» Grazie al sostegno del progetto HPCQS, finanziato dall’UE, Michielsen è alla guida di uno sforzo per preparare la ricerca, l’industria e la società europee a un futuro connotato dal calcolo quantistico. «Il progetto sta sviluppando, distribuendo e coordinando un’infrastruttura di calcolo quantistico europea federata», afferma. Per costruire questa infrastruttura, HPCQS, parte dell’impresa comune EuroHPC, si avvale dei cosiddetti simulatori quantistici. «È possibile considerare un simulatore quantistico una versione analogica di un computer quantistico che, non richiedendo il controllo completo di ogni singolo componente, è più semplice da costruire», osserva Michielsen. Il progetto si dedicherà alla fornitura e al coordinamento di due simulatori quantistici pilota, ognuno in grado di controllare oltre 100 qubit. Uno sarà situato presso GENCI/CEA, in Francia, e l’altro presso il Jülich Supercomputing Centre. I due siti integreranno il simulatore quantistico nei rispettivi centri di dati, facendoli funzionare per il loro intero ciclo di vita. Verrà prestata particolare attenzione per comprendere se è possibile condividere servizi HPC fondamentali. I ricercatori analizzeranno inoltre l’impiego effettivo del simulatore quantistico da parte di scienziati e ingegneri. «La tecnologia dell’informazione sviluppata dal progetto posizionerà l’Europa all’avanguardia del calcolo quantistico», conclude Michielsen. Una volta ultimata, l’infrastruttura di HPCQS sarà resa subito disponibile a utenti europei pubblici e privati tramite il cloud su base non commerciale.

Parole chiave

HPCQS, HPC, calcolo ad alte prestazioni, supercomputer, tecnologie, sovranità digitale, calcolo quantistico, innovazione, informatica verde, efficienza energetica, competenze, PMI