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Un punto di riferimento unico per le tecnologie del linguaggio in Europa

Oltre alle 24 lingue ufficiali degli Stati membri dell’UE, ve ne sono molte non ufficiali, che rappresentano una sfida significativa per un mercato unico digitale veramente europeo. La piattaforma basata su cloud del progetto ELG, progettata per la comunità delle tecnologie del linguaggio, potrebbe aiutare a risolvere questo problema.

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Le tecnologie del linguaggio (LT, language technologies), che elaborano o generano il linguaggio naturale in forma scritta o parlata, come la traduzione automatica di testi o gli strumenti di dettatura, potrebbero supportare il mercato unico digitale europeo. Tuttavia, molte rimangono specifiche per la lingua. «La comunità LT europea è frammentata e, non avendo incentivi a lavorare con le lingue meno utilizzate, si concentra solo sull’inglese e talvolta su spagnolo, francese e tedesco. È evidente la necessità di creare un ponte tra le LT e i loro sviluppatori commerciali e accademici», afferma il coordinatore del progetto ELG Georg Rehm del Centro di ricerca tedesco per l’intelligenza artificiale, che ospita il progetto. Questo progetto, sostenuto dall’UE, ha sviluppato l’European Language Grid (ELG, griglia del linguaggio europeo), una piattaforma LT centralizzata basata su cloud che riunisce vari strumenti, servizi, set di dati e risorse, insieme alla comunità di sviluppatori. «ELG è una piazza virtuale in cui le parti interessate possono trovare lo strumento di tecnologia del linguaggio più adatto alle loro esigenze», aggiunge Rehm. Attualmente la piattaforma comprende circa 10 000 set di dati e altre risorse, congiuntamente a più di 3 600 strumenti da utilizzare sulla piattaforma e oltre 1 700 organizzazioni LT europee.

L’approccio a microservizi

La progettazione della piattaforma ELG si ispira ai microservizi, piccole applicazioni ad un unico scopo che guidano gran parte della moderna ingegneria del software. I singoli strumenti LT sono confezionati in contenitori virtuali da inserire nella piattaforma come microservizi, per poi essere disponibili tramite il sito web ELG e le API del cloud. Questo approccio offre scalabilità, quindi con l’aumento della domanda degli utenti la piattaforma può crescere organicamente aggiungendo altre risorse hardware. Quando si aggiungono risorse, vengono applicati metadati descrittivi, come la lingua supportata o lo sviluppatore, in modo da permettere agli utenti di reperirle.

Imprimere nuovo slancio

Il primo prototipo funzionante, disponibile 10 mesi dopo l’inizio del progetto, è stato sottoposto a test interni prima dell’ingresso dei membri. «Il riscontro da parte degli utenti è stato fenomenale: molti hanno riconosciuto il nostro successo nel colmare una lacuna e molti hanno parlato dei vantaggi della piattaforma nel corso della nostra conferenza annuale, https://live.european-language-grid.eu/events (META-FORUM)», osserva Rehm. Il progetto ha anche offerto un sostegno finanziario a terzi, per un totale di circa 2 milioni di euro, destinato a progetti volti a creare nuovi strumenti per ELG o a fare un uso innovativo di quelli già disponibili sulla piattaforma ELG. Sono stati selezionati 15 progetti e i risultati sono stati resi disponibili sulla piattaforma.

Presente in lungo e in largo

ELG risponde direttamente a una raccomandazione chiave della risoluzione del Parlamento europeo «L’uguaglianza linguistica nell’era digitale», che sollecita una «piattaforma europea per le tecnologie del linguaggio». Il progetto contribuisce inoltre a contrastare l’estinzione digitale della lingua, dando voce alle lingue meno parlate. Per monitorare questo aspetto, la piattaforma ELG ospita il pannello interattivo dell’ELE, un progetto gemello che visualizza i livelli di supporto tecnologico ricevuti da ciascuna lingua. «Già pienamente funzionante, la piattaforma cloud di ELG suscita un grande interesse commerciale, soprattutto da parte dei piccoli sviluppatori commerciali europei di LT, che vogliono espandersi in nuovi mercati e regioni geografiche», spiega Rehm. Attualmente l’iniziativa di ELG è inserita in diversi nuovi progetti di ricerca. Ad esempio, ELE lo utilizza per determinare i punteggi di Digital Language Equality in base ai servizi e alle risorse disponibili in ELG, per ogni lingua. In OpenGPT-X, finanziato dal ministero federale tedesco per gli Affari Economici e l’Azione per il clima, il team sta modificando la piattaforma per renderla compatibile con l’ecosistema emergente Gaia-X. Il consorzio ELG ha anche realizzato un libro che prevede capitoli sulla tecnologia, i servizi e le risorse della piattaforma, oltre a informazioni sui 15 progetti pilota finanziati. «La sfida più grande sarà ora quella di trasformare ELG in una piattaforma vivente utilizzata attivamente dall’intera comunità europea delle LT», conclude Rehm. A tal fine, il team sta creando un’entità legale senza scopo di lucro per mantenere ed estendere la piattaforma ELG.

Parole chiave

ELG, lingue, cloud, mercato unico digitale, microservizi

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