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le ragioni del subbuglio per ChatGPT, il nuovo strumento di intelligenza artificiale.

Il nuovo strumento basato sull’intelligenza artificiale ChatGPT ha suscitato molti timori, dal mondo dell’istruzione fino a quello del lavoro.

Fin dal suo rilascio il 30 novembre 2022, ChatGPT ha dimostrato di poter rivoluzionare il nostro modo di lavorare e giocare. Questo chatbot, il più sensazionale mai creato, è infatti in grado di produrre testi che sembrano scritti da un essere umano e che ora trovano svariate applicazioni di natura discutibile. Prendiamo, ad esempio, l’istruzione. ChatGPT ha recentemente superato gli esami di giurisprudenza ed economia e commercio di due università degli Stati Uniti, con risultati diversi: ha ottenuto un voto basso ma sufficiente nella prima disciplina, mentre nella seconda ha conquistato un 27. Crescono inoltre le preoccupazioni sul potenziale uso dell’IA da parte degli studenti. In tutto il mondo, l’utilizzo di ChatGPT è già stato vietato da numerosi istituti di istruzione e importanti editori di riviste accademiche. Ma è davvero la scelta migliore? «I divieti sono necessari», afferma in un’intervista alla «CNN» Christian Terwiesch, professore presso la Wharton School dell’Università della Pennsylvania, dove si è svolto uno degli esami. «Dopotutto, quando si conferisce una laurea a un medico, ci si aspetta che conosca la medicina, non come usare un bot. Lo stesso vale per altre certificazioni che attestano le competenze, come quelle di giurisprudenza ed economia e commercio.» Terwiesch ritiene però che ChatGPT diventerà parte integrante delle attività didattiche. «Se l’unico risultato che otterremo è lo stesso sistema di istruzione del passato, avremo sprecato l’opportunità straordinaria offerta da ChatGPT.» «Tra qualche anno gli studenti si troveranno di fronte a persone che hanno avuto la possibilità di utilizzarlo e imparare come farlo, scoprendo fino a che punto possono fidarsi dello strumento», commenta a «Euronews Next» Amélie Cordier, docente di intelligenza artificiale presso l’Università di Lione I, in Francia. Un recente studio ha dimostrato che ChatGPT può produrre documenti accademici di qualità abbastanza elevata da essere pubblicati su riviste di settore. A questo proposito, in un articolo pubblicato su «The Conversation» i ricercatori Brian Lucey e Michael Dowling affermano che la comunità scientifica non dovrebbe sentirsi minacciata da questa nuova tecnologia. «Crediamo che i ricercatori debbano vedere in ChatGPT un sostegno, non una minaccia. Lo strumento può aiutare soprattutto i team che generalmente non hanno le risorse economiche per l’assistenza alla ricerca tradizionale (umana): pensiamo ai gruppi di ricerca delle economie emergenti, agli studenti laureati e ai ricercatori all’inizio della carriera. Esiste la possibilità che ChatGPT (insieme a programmi simili) contribuisca a democratizzare il processo di ricerca.»

Valutare i pro e i contro

ChatGPT ci ruberà davvero il lavoro, come affermano alcune previsioni? Non più di qualsiasi altra IA. Le attività che possono essere facilmente automatizzate, infatti, andranno incontro comunque a una graduale scomparsa. ChatGPT rappresenta tuttavia un enorme rischio per la sicurezza informatica, dal momento che può scrivere messaggi di phishing convincenti e creare codice maligno. Il nuovo strumento è anche in grado di generare contenuti di propaganda e disinformativi, come accaduto quando gli è stato chiesto di scrivere un articolo di blog, una notizia o un saggio breve sulla scarsa sicurezza dei vaccini contro la COVID-19. «Si tratta di una nuova tecnologia. Penso sia chiaro che il suo utilizzo nelle mani sbagliate causerebbe grandi problemi», ha dichiarato ad «Associated Press» Gordon Crovitz, co-CEO di NewsGuard. In occasione del Forum economico mondiale tenutosi a gennaio in Svizzera, le principali figure dirigenti internazionali si sono sfregate le mani di fronte al potenziale di ChatGPT. Ma nonostante tutte le sue abilità, c’è qualcosa che il nuovo strumento non possa fare? Due esempi: non è in grado di distinguere il vero dal falso e può anche mentire in maniera persuasiva. Non dimenticate mai di verificare autonomamente le sue affermazioni! Per il momento, cercherò di capire come sfruttare al meglio la potenza dell’intelligenza artificiale per migliorare quelle qualità che ancora sono insostituibili: il pensiero creativo, la capacità di risolvere i problemi, l’intelligenza emotiva e molte altre ancora.

Parole chiave

IA, ChatGPT, chatbot, bot, sicurezza informatica, istruzione, ricerca, studente, lavoro, propaganda, disinformazione