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Test per una tecnologia di energia del moto ondoso più affidabile

Il progetto VALID, sostenuto dall’UE, organizza un workshop per illustrare i progressi compiuti nei test ibridi per l’energia del moto ondoso.

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Un workshop di due giorni presso l’Università tecnica della Danimarca (DTU) ha evidenziato i progressi compiuti finora in vista della creazione di una struttura di test ibrida per la tecnologia dell’energia oceanica. Il workshop si è svolto nell’ambito del progetto VALID, finanziato dall’UE, che sta sviluppando una piattaforma e una metodologia di nuova concezione, che verranno impiegate come banco di prova per effettuare test ibridi accelerati utilizzabili in tutto il settore dell’energia del moto ondoso.

Le virtù dei test ibridi

I test di affidabilità nelle prime fasi di sviluppo di una tecnologia per l’energia del moto ondoso sono costosi, a causa delle numerose incertezze e dei potenziali percorsi di progettazione che devono essere analizzati. Tuttavia, anche rimandare i test a un momento successivo, quando è stato costruito un prototipo completo, presenta delle insidie, poiché i costi per risolvere gli eventuali problemi individuati possono essere proibitivi. La metodologia per test ibridi accelerati del progetto VALID affronta questo problema combinando dati provenienti da fonti diverse: un ambiente reale (l’oceano), un ambiente di laboratorio (banchi di prova) e un ambiente virtuale (modelli numerici). Questo approccio aiuta gli scienziati a comprendere meglio ciò che è necessario per ideare un buon progetto nelle prime fasi di sviluppo della tecnologia. Come riportato in una notizia pubblicata sul sito web di VALID, durante l’incontro «i partner del progetto sono riusciti per la prima volta ad accoppiare un banco di prova per componenti a un modello wave-to-wire con un circuito di controreazione». I modelli wave-to-wire sono strumenti numerici in grado di modellare l’intera catena di conversione dell’energia, dall’interazione fra i convertitori e le onde oceaniche fino all’immissione di elettricità nella rete. Il banco di prova di tenuta del partner di progetto svedese CorPower Ocean costituisce la parte fisica dell’impianto ibrido, mentre il modello wave-to-wire ne costituisce la parte simulata. Inoltre, il workshop ha offerto ai membri del consorzio VALID l’opportunità di osservare in azione l’impianto di collaudo idraulico del partner danese Wavepiston. Quest’ultimo, che rappresenta uno dei tre casi d’uso del progetto, ha anche dimostrato il suo test ibrido iniziale ad anello chiuso presso l’impianto di prova del partner di progetto DTU. Secondo quanto riportato nella notizia, il gruppo di ricerca di Wavepiston ha completato più di 500 000 cicli di spostamento in test accelerati dall’ottobre 2022, durante i quali si sono verificate solo le perdite previste e nessun problema importante. I partner del progetto prevedono di incorporare la modellazione virtuale per passare ai test ibridi su scala reale nel corso del 2023. «A seguito di alcune piccole modifiche e miglioramenti, il gruppo di Wavepiston è riuscito a eseguire i test ibridi iniziali ad anello chiuso. Abbiamo convalidato la configurazione e siamo fiduciosi dell’esito positivo durante i test ibridi su scala reale, che dovrebbero iniziare nel giugno di quest’anno», riferisce Troels Lukassen, ingegnere addetto allo sviluppo di Wavepiston. Il progetto VALID (Verification through Accelerated testing Leading to Improved wave energy Designs) si concluderà nel novembre 2023. Per maggiori informazioni, consultare: sito web del progetto VALID

Parole chiave

VALID, oceano, onda, energia, test ibridi, energia del moto ondoso

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