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Safety and Security Standards of Space Systems, ground Segments and Satellite data assets, via prevention, detection, response and mitigation of physical and cyber threats

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Proteggere i dati spaziali da terra

Per proteggere i dati trasmessi e raccolti nello spazio, dobbiamo proteggere l’infrastruttura satellitare a terra. Il progetto 7SHIELD sfrutta tecnologie all’avanguardia per mantenere al sicuro questa risorsa vitale.

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Che cos’hanno in comune le comunicazioni, i viaggi aerei e marittimi, il monitoraggio meteorologico e la difesa militare? Si basano tutti massicciamente sulle infrastrutture spaziali. La nostra crescente dipendenza dai dati spaziali significa che la protezione delle infrastrutture spaziali critiche dalle minacce fisiche e dagli attacchi informatici è diventata una delle principali preoccupazioni per la sicurezza pubblica. Il progetto 7SHIELD, finanziato dall’UE, ha fornito un quadro flessibile che migliora la nostra capacità di affrontare tali minacce sfruttando tecnologie all’avanguardia. Il progetto si concentra sui segmenti di terra dei sistemi spaziali, che comprendono le strutture necessarie per il funzionamento dei satelliti e l’elaborazione dei dati, come le stazioni, le reti e i terminali presenti a terra. I segmenti di terra sono sempre più spesso bersaglio di minacce, soprattutto ibride, a causa del ruolo cruciale che svolgono nella raccolta di dati critici.

Sette tecnologie chiave

«Le minacce possono manifestarsi a molti livelli, dal dirottamento di un satellite agli attacchi denial-of-service o all’imitazione di segnali che fanno entrare disinformazione», spiega Gabriele Giunta, coordinatore di 7SHIELD e responsabile delle infrastrutture sicure e resilienti di Engineering, la società che ha ospitato il progetto. Per prevenire, rilevare, rispondere e mitigare meglio le minacce a terra, 7SHIELD integra sette tecnologie chiave: IoT, analisi di alto livello, sistemi di supporto alle decisioni, gestione delle crisi, consapevolezza situazionale, ragionamento semantico e sensori. «Il progetto è stato in grado di dimostrare come queste tecnologie all’avanguardia possano proteggere efficacemente i segmenti di terra da attacchi informatici, fisici o ibridi. Il sistema potrebbe migliorare la nostra capacità di gestire più attacchi di tipo diverso in parallelo», osserva Giunta.

Minacce complesse

7SHIELD si occupa delle misure da adottare prima, durante e dopo una crisi. La sua architettura multistrato assicura che i 32 moduli che la compongono lavorino insieme senza soluzione di continuità in ogni fase, dall’acquisizione dei dati al rilevamento delle minacce, dalla creazione di una visione globale fino all’attivazione di risposte appropriate. Il livello cyber-fisico contiene sensori distribuiti per acquisire dati relativi a potenziali minacce, ad esempio attraverso droni, camere a circuito chiuso e software antivirus. Il livello di rilevamento comprende la tecnologia per l’identificazione di eventi anomali, fra cui, ad esempio, il riconoscimento facciale per identificare i sospetti. Nel livello del quadro situazionale, tutte le informazioni provenienti dal livello di rilevamento vengono aggregate e analizzate in tempo reale per identificare attacchi informatici, fisici e ibridi complessi. Il livello di servizio fornisce agli esperti una suite di strumenti per intraprendere azioni appropriate sulla base di queste informazioni durante una crisi, supportando ad esempio un processo decisionale efficace sul campo fornendo ai primi soccorritori informazioni tempestive. Questo livello copre anche i servizi pre- e post-crisi: gli esempi includono uno strumento di prevenzione che scansiona il dark web alla ricerca di attività dannose e piani di risposta alle emergenze basati sull’esposizione alle minacce. Per valutare il sistema in situazioni di crisi reali, il gruppo coinvolto nel progetto ha realizzato diversi casi d’uso pilota in cinque siti europei. Presso il Centro spaziale artico dell’Istituto meteorologico finlandese in Lapponia, lo scenario di prova prevedeva l’ingresso di persone non autorizzate e di droni nei locali del centro come parte di un attacco da parte di attivisti. La piattaforma 7SHIELD è riuscita a fornire un supporto decisionale agli operatori ed è stata in grado di riconoscere le attività dannose, ad esempio utilizzando termocamere e il rilevamento di oggetti con droni.

Pronti per la distribuzione

Il gruppo responsabile del progetto ha compiuto passi decisivi per commercializzare la sua ricerca. «Alcuni componenti sono pronti per l’impiego immediato», dice Giunta. Il lancio dell’intera struttura integrata richiede ancora che venga finalizzata una guida per l’utente che includa i requisiti di installazione e alcuni aspetti di manutenzione e risoluzione dei problemi. «Una volta installata, la struttura può essere utilizzata quotidianamente in tempi piuttosto brevi», aggiunge. In prospettiva, il ricercatore spinge per rafforzare la collaborazione al fine di migliorare ulteriormente la sicurezza del segmento di terra, in particolare con organizzazioni come l’Agenzia spaziale europea. I risultati di 7SHIELD potrebbero rivelarsi utili anche al di là delle infrastrutture spaziali: «I risultati sono preziosi anche per la protezione di altre infrastrutture critiche, tra cui quelle energetiche e di telecomunicazione», conclude Giunta.

Parole chiave

7SHIELD, infrastruttura spaziale, dati spaziali, infrastruttura critica, minacce fisiche, attacchi informatici, segmenti di terra, attacchi ibridi

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