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Estate 2023: caldo, più caldo, caldissimo

Le temperature massime vengono superate quasi ogni giorno.

Giugno è stato il mese più caldo mai registrato in tutto il mondo, ha dichiarato il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine. Poi è iniziato luglio, con un caldo da record: secondo Copernicus, il servizio climatico e meteorologico dell’UE, il luglio del 2023 è stato il mese di luglio e anche il mese in generale più caldo mai registrato. «A meno che non arrivi all’improvviso dal nulla un’era glaciale, è praticamente certo che batteremo il record del luglio e del mese più caldi mai registrati», ha previsto il direttore di Copernicus Carlo Buontempo su «The Associated Press»(si apre in una nuova finestra). Gli scienziati calcolano che il 2023 sarà l’anno più caldo del mondo.

Benvenuti nella nuova normalità

La maggior parte del calore immagazzinato vicino alla superficie del pianeta si trova negli oceani, non nell’atmosfera. Con l’aumento della temperatura globale della superficie del mare, aumenta anche la temperatura dell’aria. «Non dovremmo essere affatto sorpresi dalle alte temperature globali», ha dichiarato il professor Richard Betts, scienziato del clima presso l’Università di Exeter nel Regno Unito, alla «BBC»(si apre in una nuova finestra). «Tutto ciò è un severo promemoria di ciò che sappiamo da molto tempo, ovvero che assisteremo a fenomeni sempre più estremi finché non smetteremo di accumulare gas serra nell’atmosfera.» «Queste ondate di calore non sono solo più frequenti, ma anche più calde e più lunghe di quanto sarebbero state senza il riscaldamento globale», ha aggiunto Friederike Otto, climatologa del Grantham Institute of Climate Change dell’Imperial College di Londra.

Un promemoria che fa riflettere

Otto è stata l’autrice principale di un recente rapporto(si apre in una nuova finestra) sull’impatto dei cambiamenti climatici sulle ondate di calore di luglio nell’Europa meridionale e anche negli Stati Uniti sudoccidentali, nel Messico settentrionale e in Cina. Il rapporto ha rilevato che il riscaldamento globale non solo aumenta la quantità di ondate di calore, ma le rende anche più calde. Per quanto riguarda l’Europa, i risultati rivelano che le ondate di calore nell’Europa meridionale non avrebbero quasi nessuna possibilità di verificarsi senza i cambiamenti climatici. «Non sono rare nel clima odierno», ha dichiarato al «The Washington Post»(si apre in una nuova finestra). «Ciò che mi sorprende è che la gente ne sia così sorpresa, perché è esattamente quello che ci aspettavamo di vedere.» «I cambiamenti climatici sono arrivati: è terrificante ed è solo l’inizio. L’era del riscaldamento globale è finita; è arrivata l’era dell’ebollizione globale», ha avvertito il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres durante una conferenza stampa(si apre in una nuova finestra) sul clima presso la sede delle Nazioni Unite a New York.

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