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Energia portatile: le batterie del futuro

Se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi di decarbonizzazione, dobbiamo rimodellare la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione dell’elettricità. Questo episodio analizza i progressi di una tecnologia che usiamo quotidianamente ma a cui probabilmente non pensiamo, se non quando prendiamo il caricabatterie del telefono: le batterie.

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Le attrezzature fuoristrada, utilizzate nel settore delle costruzioni e in altri settori, sono ancora fortemente dipendenti dal diesel. Il costo dei tempi di inattività per ricaricare le attuali batterie elettriche scoraggia i consumatori industriali. Così come la breve durata delle batterie, che devono essere sostituite. Per molti versi, la tecnologia delle batterie non si è sviluppata alla stessa velocità del nostro crescente bisogno di energia portatile. Abbiamo bisogno di dispositivi di stoccaggio in grado di compensare l’energia intermittente prodotta dalle fonti rinnovabili e la nostra domanda. Dobbiamo individuare materiali nuovi e praticabili per produrre una nuova generazione di batterie, al fine di superare le strozzature nell’approvvigionamento di litio, destinate a peggiorare ulteriormente con l’incremento della domanda di veicoli elettrici. Una generazione del tutto nuova di sistemi di raffreddamento potrebbe accelerare i tempi di ricarica e prolungare la durata delle batterie. Mentre i sottilissimi fogli di silicio con un grande potere conduttivo potrebbero rappresentare una nuova spinta per la diffusione dei veicoli elettrici. Questa puntata analizza i progressi nella progettazione delle batterie che potrebbero riguardare tutti noi, con il sostegno dei fondi di ricerca dell’UE. I nostri ospiti sono qui per ricaricare il nostro interesse per le batterie, un qualcosa che generalmente diamo per scontato. Juan J. Vilatela dirige un gruppo di ricerca presso IMDEA Materials a Madrid. La sua carriera scientifica è incentrata sui metodi per la sintesi e l’assemblaggio di nanomateriali 1D in nanotessuti macroscopici per applicazioni energetiche e strutturali, che ha esplorato attraverso il progetto SyNERGY. Pekka Peljo è professore associato di ingegneria dei materiali presso l’Università di Turku, Finlandia. È interessato ad accelerare lo sviluppo delle tecnologie di stoccaggio stazionario dell’elettricità per immagazzinare l’energia eolica e solare, ma anche all’elettrochimica di base. Il suo progetto CompBat ha sviluppato strumenti di apprendimento automatico per identificare materiali alternativi per le batterie di prossima generazione. www.linkedin.com/in/matthieu-desbois-renaudin-4b8aa78 (Matthieu Desbois-Renaudin) è presidente e uno dei co-fondatori di WATTALPS. Ha dedicato la sua carriera all’ottimizzazione del consumo energetico e delle emissioni nelle applicazioni mobili, concentrandosi dapprima sulle auto ibride e poi su tutti i tipi di veicoli e macchine. I suoi interessi riguardano l’elettrificazione, le batterie e la loro ottimizzazione, compresa la tecnologia di raffreddamento brevettata sviluppata con l’aiuto del progetto WATTELSE.

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Parole chiave

CORDIScovery, CORDIS, SiNERGY, CompBat, WATTELSE, batterie, materiali alternativi, apprendimento automatico, silicio, energia rinnovabile