Metodi di riduzione del rumore generato dalle macchine idrauliche
I dispositivi idraulici (ventole, pompe e motori a combustione interna) sono presenti in numerosi settori dell'industria moderna. Una parte sostanziale del rumore prodotto da queste macchine è dovuto alla corrente del fluido, nella maggior parte dei casi costituita semplicemente dal flusso d'aria. Il rumore generato da questo flusso rappresenta sempre più un problema, soprattutto nel caso delle ventole. Le macchine idrauliche sono collegate ad un sistema di tubazioni o di condutture, all'interno del quale il suono si propaga irradiandosi alle zone circostanti, attraverso le aperture o le vibrazioni delle pareti. Il rumore rigenerato nei condotti di scorrimento, di conseguenza, costituisce un'altra importante fonte aerodinamica di disturbo, la quale limita notevolmente la prestazione dei sistemi di flusso compatti. Per migliorare il rendimento dei sistemi idraulici, aumentando le velocità di flusso e riducendo nel contempo il peso, è necessario analizzare attentamente il rumore generato dal flusso. L'aumento delle velocità di quest'ultimo, infatti, amplifica il rumore generato e causa una variazione delle proprietà di trasmissione del suono attraverso le condutture della macchina. Purtroppo, la fisica non è ancora riuscita a risolvere completamente il problema della produzione e trasmissione del suono nei macchinari idraulici. Fino ad oggi, infatti, la teoria acustica delle macchine idrauliche non ha permesso di sviluppare dei metodi di previsione completi, in grado di aiutare le industrie a migliorare la progettazione acustica. Al fine di aumentare le conoscenze attualmente disponibili circa il rumore generato dalle macchine idrauliche, nell'ambito di questo progetto sono stati elaborati dei metodi finalizzati alla modellizzazione di una fonte non lineare collegata ad un sistema acustico lineare, affinché la propagazione del suono in corrispondenza dei punti di collegamento fra la macchina e le tubature possa essere gestita correttamente. Inoltre, sono stati sviluppati dei modelli di propagazione del suono generato dalle ventole, in condizioni di afflusso non ideali, e da restrizioni del flusso, dovute alla presenza di orifizi e di curvature. I partecipanti al progetto hanno raccolto le analisi e i modelli sopraccitati in un set di strumenti, protetto da brevetto e commercializzabile, previo accordo di licenza. Questi strumenti sono stati utilizzati con successo da una serie di aziende, fra cui Volvo, per la progettazione di un motore a combustione interna, ABB, per la progettazione di ventilatori a getto utilizzati per la ventilazione delle gallerie stradali e da Philips per la produzione di asciugacapelli.