Una cronologia personale digitale completa L'essere residenti di una nazione industrializzata ha vantaggi ma anche svantaggi, tra cui la quantità di pratiche quasi sempre necessarie: il semplice fatto di provare la propria identità può diventare un incubo kafkiano. Fortunatamente, una nuova tecnologia offre soluzioni semplici che potrebbero trasformare questo aspetto della società. Economia digitale Troppo spesso la semplicità è la prima a essere sacrificata dalle istituzioni che richiedono certificati di nascita, matrimonio, cittadinanza, appartenenza religiosa, lavoro e così via. Nell'epoca dell'informazione, sembra che non esista prova più importante della propria identità. Quasi per smentire l'assioma cartesiano, non basta dichiarare "cogito, ergo sum", a meno che non si abbia la documentazione che lo provi. Fortunatamente, dal mare di pratiche - per non menzionare la valanga di costi amministrativi - è emersa una soluzione elettronica, ancora in fase di sviluppo, in grado di snellire queste prassi, dalle schede anamnestiche ai certificati penali, dalle patenti di guida alle informazioni sulla solvibilità, dal luogo di nascita al colore degli occhi. La scheda di identificazione elettronica si basa sullo stesso principio delle carte di credito e delle tessere che offrono servizi simili. Promette di diventare una soluzione universale, grazie sia ai dati che potrà contenere sia al fatto che la sua diffusione ridurrà i problemi e i costi correlati all'enorme quantità di pratiche gestite normalmente dalla maggior parte delle strutture burocratiche. Concepita per essere più di una semplice scheda informativa, la scheda di identificazione elettronica contiene dati personali gestiti mediante una vasta infrastruttura tecnologica e sarà utilizzabile per vari tipi di transazione, comprese quelle bancarie e commerciali. La scheda è attualmente in prova in Finlandia e in Belgio; una volta confermato il suo successo, sarà adattata all'uso in un'area più vasta, paneuropea, e in definitiva contribuirà a ridurre le difficoltà e frustrazioni che risultano dalla necessità di preparare pratiche voluminose.
