Studi per il miglioramento dei depositi di rifiuti radioattivi
Per rendere sicuri i depositi sotterranei adibiti a stoccaggio dei rifiuti radioattivi, occorre creare delle speciali barriere per impedire o contenere le fuoriuscite. Al fine di determinare quale deposito sia in grado di fornire le prestazioni migliori, sono state condotte diverse analisi scientifiche, per verificare i valori ottimali del sito in termini di progettazione, costruzione e prestazione a lungo termine nella roccia salina. In particolare, lo studio è stato incentrato su tre aspetti fondamentali: la roccia ospite†ē compresa la zona di scavo (Excavated Distributed Zone) attorno alle camere di deposito, il materiale di riempimento costituito da sali triturati e, infine, i materiali utilizzati per i contenitori durevoli di stoccaggio dei rifiuti. L'indagine è stata realizzata su quattro fronti: studi in situ, analisi di laboratorio, modellizzazione e ricerche a tavolino. Fra le varie attività, sono stati condotti degli studi geofisici di laboratorio incentrati sui valori fisici, meccanici e idrologici e sulla recuperabilità dei rifiuti radioattivi e dei combustibili esausti. Gli studi in situ condotti nelle saline di Asse hanno valutato il comportamento complesso del materiale di riempimento e del salgemma durante e dopo lo smantellamento dell'esperimento su vasta scala "Thermal Simulation of Drift Emplacement". Ai fini dell'esperimento, sono state riscaldate elettricamente due gallerie di stoccaggio simulate, ciascuna ad una temperatura di 170-200 gradi Celsius, mediante simulacri di contenitori a perdere (cask). Per una di queste gallerie, i campioni del sale nativo e del materiale di riempimento consolidato sono stati analizzati in laboratorio al fine di verificare la prestazione del deposito. I test di laboratorio sono stati incentrati principalmente sugli effetti degli esperimenti in situ e hanno analizzato sia le proprietà dei campioni rocciosi estratti, sia oltre 280 possibili container, allo scopo di valutare la prestazione del materiale in termini di resistenza alla corrosione dopo oltre dieci anni di esposizione. Le proprietà geofisiche dei campioni rocciosi sono state studiate al fine di individuare le caratteristiche della roccia nelle fasi avanzate di compattazione e deformazione. Infine, le ricerche a tavolino hanno cercato di definire le condizioni limite per la recuperabilità dei rifiuti radioattivi e di studiarne le relative implicazioni, fornendo un importante contributo alla futura progettazione e sviluppo dei sistemi di deposito.