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European satellite rainfall analysis and monitoring at the geostationary scale (EURAINSAT)

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Calcolare le percentuali di precipitazioni

La ricerca condotta nel Regno Unito mostra che due sensori sono meglio di uno per calcolare le percentuali di precipitazioni sulla base dei dati dei satelliti.

In tutto il mondo, l'acqua è una risorsa quanto mai preziosa. I dati sulle precipitazioni sono raccolti al suolo mediante pluviometri e radar, ma sono limitati nel raggio. Si sono fatti notevoli sforzi per equipaggiare i satelliti con strumenti in grado di determinare le precipitazioni per aumentare la copertura. Un lavoro assolutamente innovativo degli scienziati dell'università di Birmingham sta combinando i risultati di due diversi sensori installati su satelliti per stimare le percentuali di precipitazioni. Le misurazioni a raggi infrarossi (IR) sono raccolte dal radiometro SEVIRI (Spinning Enhanced Visible and Infrared Imager). Le informazioni sulla parte dello spettro MW (microonde) sono fornite dall'SSM/I (Special Sensor Microwave Imager). La sfida consiste nell'integrare gli assiemi di dati IR e MW, che forniscono parametri quanto mai differenti su scale di tempo e di spazio dissimili. I dati IR danno informazioni sulle caratteristiche di nuvolosità, mentre i dati MW valutano la concentrazione di gocce di pioggia e particelle di ghiaccio. I dati MW sono limitati, mentre quelli IR sono molto più disponibili. Risolvere queste differenze è stata una vera e propria sfida. Ciascun insieme di dati, IR e MW, è stato pre elaborato separatamente. La continuità è stata migliorata introducendo un programma di ponderazione del tempo, che riconsiderava i dati dei quattro giorni precedenti. È stata anche applicata la ponderazione della distanza, per perequare i dati e colmare tutti i vuoti esistenti. Il passo finale della procedura sviluppata all'università di Birmingham è stata l'applicazione di una tecnica cumulativa di abbinamento di istogrammi. Questa definisce una relazione tra le massime IR e i segnali MW, dopo di che viene costruita una tabella di coefficienti di conversione. Si è visto che la tecnica riduce in modo sensibile gli errori inerenti alla combinazione di dati di tempo e di spazio incoerenti tra di loro, migliorando quindi l'accuratezza delle percentuali di precipitazioni previste. Gli insiemi di dati risultanti hanno una risoluzione spaziale di 0.1° e una risoluzione temporale di 30 minuti. I dati sono rilevanti per la previsione numerica del tempo, le applicazioni idrologiche e la previsione delle inondazioni.

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