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Less fines production in aggregate and industrial minerals industry (LESS FINES)

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Previsioni accurate di frammentazione della roccia a seguito di brillamento

Il brillamento e la frammentazione della roccia producono una grande quantità di materiale di piccole dimensioni, inadatto ad un qualsiasi impiego e che deve quindi essere smaltito. Questo ha spinto il progetto LESS_FINES a cercare di ridurre della metà questi scarti, commisurando adeguatamente le cariche esplosive e la procedura di fasatura alle caratteristiche di rottura della roccia.

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In Europa, ogni anno I processi di produzione di aggregati granulari e di scavo di miniere producono circa 1.35 miliardi di tonnellate di roccia frantumata, di cui il 20% è costituito da materiale le cui dimensioni vanno da 10 a 20mm. Questo materiale fine non può essere utilizzato ulteriormente in modo efficiente e pertanto viene di solito messo in discarica, creando esigenze sempre maggiori di terreni adatti. Inoltre questo materiale scaricato non è molto stabile e può risultare pericoloso sia per la sicurezza pubblica che per l'ambiente. Nel tentativo di ridurre la quantità di aggregato inutilizzabile e di scarti minerari, il progetto LESS_FINES si è concentrato su una migliore strategia di controllo delle operazioni di brillamento. Il lavoro del progetto ha comportato non solo l'adeguamento degli esplosivi, ma anche della procedura di messa in fase, in base alle caratteristiche naturali di rottura della roccia. Tali caratteristiche della massa rocciosa sono state dunque caratterizzate ed è stata misurata la reale frammentazione per esplosione attualmente reperibile nelle cave. Più specificamente, i ricercatori hanno studiato le possibilità della funzione Swebrec che meglio descrive la distribuzione per taglia dei frammenti dalla rottura della roccia e le frammentazione dopo il brillamento e la triturazione. Si è visto che questa funzione basata su tre parametri è in buona correlazione con i dati raccolti su una gamma di dimensioni di frammenti di 2 o 3 ordini di grandezza. La versione migliorata a cinque parametri è risultata riprodurre meglio le curve di frammentazione setacciata, anche per materiali entro la gamma dei 100 micron, e descrive inoltre i dati di macinazione del mulino a sfere metalliche. Combinando la funzione Swebrec con i modelli idonei, come il modello Kuz-Ram esteso, i ricercatori dispongono di un potente strumento da usare per lo studio della frammentazione della roccia. Questo si deve principalmente al fatto che la funzione Swebrec aumenta le capacità di previsione del modello Kuz-Ram, specie nelle dimensioni più ridotte. Lo strumento può essere applicato alla previsione di qualsiasi deviazione dalla curva caratteristica di rottura naturale della massa rocciosa del risultato di frammentazione.

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