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Contenuto archiviato il 2024-05-15

Biomass heatpipe reformer (BIOHPR)

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I tubi al sodio alimentano nuove potenzialità nelle centrali

L'efficienza della biomassa quale fonte di gas naturale dipende in modo significativo dal contenuto di idrogeno che se ne può ricavare. Per produrre turbine a gas efficienti, è stato sviluppato un innovativo approccio ai tubi di calore usati nel processo.

I tubi di calore sono usati in un processo che estrae idrogeno dal gas di biomassa. Per una buona efficienza operativa, il gas ricco di idrogeno deve in primo luogo sviluppare un calore di combustione adeguatamente elevato. Alimentando i gas attraverso i cosiddetti tubi di calore, in un processo noto come reforming termico del vapore o gassificazione termica, si ottengono le temperature richieste. L'applicazione del calore al riformatore attraverso questi tubi di calore è il concetto innovativo che sta alla base di questo sviluppo. Esso consente così la produzione di gas combustibili calorifici ricchi di idrogeno da qualsiasi tipo di biomassa o scarti. I tubi tuttavia richiedono una preparazione specializzata. A tale scopo, è stato introdotto un metodo innovativo per rivestire internamente i tubi con sodio. Piccole ampolle riempite di sodio in forma di capsula sono inserite nei tubi da una morsa automatica. Usando un forno elettrico, i tubi sono poi portati alla temperatura di 850°C. Quando questa temperatura viene raggiunta, si crea il vuoto e le ampolle vengono riscaldate finché il loro contenuto di sodio non si scioglie. A questo punto le ampolle vengono rotte manualmente e il sodio fluisce nei tubi. Il tubo viene quindi chiuso e saldato all'estremità di riempimento. Questa preparazione previa ha dato luogo ad una tecnologia per la generazione d'elettricità efficiente e competitiva, idonea per centrali da 200kW, e alla realizzazione di flussi termici areici estremamente elevati in un reattore di gassificazione di piccole dimensioni. Un prototipo attualmente sottoposto a test può utilizzare un potenziale di 500 BioHPR. Il futuro di questa tecnologia appare luminoso, in quanto ha la possibilità di alimentare, come un piccolo reattore, una centrale in aree a bassa densità di popolazione e situate in posizione remota rispetto alle principali reti d'alimentazione dei paesi.

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