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Injection lasing in organic thin films

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Transistor usa e getta di plastica che si illuminano

Produzione facile, flessibilità meccanica e costi contenuti sono gli obiettivi delle intense ricerche condotte nel settore dei semiconduttori organici. I diodi organici a emissione di luce si trovano già negli schermi dei telefoni cellulari; ora, per la prima volta, è stato presentato un transistor organico a emissione di luce (a effetto di campo).

I semiconduttori sono composti la cui conduttività elettrica è a metà strada tra quella dei metalli e quella degli isolatori. I diodi e transistor, elementi fondamentali dei moderni prodotti elettronici, sono fatti con materiali semiconduttori. Fino agli anni '50 si pensava che le plastiche, cioè i composti organici, fossero dei buoni isolatori. Dopo i primi rapporti sulla conduttività dei polimeri organici, sono stati avviate in questo campo intense e proficue ricerche. Negli ultimi anni i semiconduttori organici sono andati rapidamente perfezionandosi. Gli schermi dei laptop o dei telefoni cellulari e le celle fotovoltaiche sono solo alcune applicazioni di questi materiali. I materiali organici semiconduttori hanno enormi possibilità in varie applicazioni elettroniche grazie alle loro proprietà uniche (produzione facile, compatibilità con sostrati meccanicamente flessibili e caratteristiche optoelettroniche affinate da sintesi chimiche). Per la prima volta, un gruppo di ricerca europeo ha sviluppato un transistor organico a emissione di luce (a effetto di campo). In condizioni di vuoto ultraspinto, è stato deposto del tetracene su un film sottile di ossido di silicio. Gli elettrodi sorgente e pozzo del transistor erano d'oro. Durante il funzionamento del transistor sono state osservate emissioni luminose e lo spettro elettroluminescente del tetracene. La scoperta è avvenuta mentre il gruppo stava affrontando il problema, estremamente complicato e ancora irrisolto, di realizzare un laser organico a iniezione. A differenza del laser a semiconduttore a pompaggio ottico, di facile produzione, i laser a iniezione vengono alimentati dalla corrente elettrica. Le sei istituzioni europee che formano il gruppo sono oramai prossime alla fabbricazione di un semiconduttore organico in grado di sopportare l'elevata densità di corrente necessaria. Il consorzio ha già presentato domanda di brevetto e sta cercando collaborazioni per portare avanti la ricerca e studiarne le possibili applicazioni.

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